La libreria Controvento di Telese Terme è la migliore libreria per ragazzi d’Italia

Abbiamo festeggiato nei giorni scorsi l’edizione 2016 del Premio Andersen, che ogni anno riconosce i migliori esponenti di quella parte dell’editoria che si dedica ai più piccoli, passando dagli autori agli illustratori, dalle collane alle iniziative di promozione della lettura. In quest’ultimo ambito è nato un premio speciale, il Premio Denti, che segnala ogni anno una libreria particolarmente meritevole, per due motivi: sottolineare l’importanza di questi luoghi per il presente e il futuro culturale del Paese e ricordare Gianna Vitali e Roberto Denti, storici fondatori della Libreria dei Ragazzi di Milano, vera e propria capostipite di questi luoghi che, per molti bambini, sono il primo punto d’incontro coi libri.

Premio Andersen.Un chilo di piume un chilo di piombo

Ho saltato la quinta e andrò in prima media. Sono preoccupata per due cose: primo perché io sola avrò dieci anni e le altre saranno vecchie di undici, e poi perché dicono che tutti quello che bisogna sapere si impara in quinta, e infatti io non so niente di storia, di geografia, di pistilli, e mi rimarrà un buco per tutta la vita. Dovrò sempre scusarmi: sapete è perché ho saltato la quinta“.

Le narrazioni ci tessono come fili di trame nelle quali troviamo segni, sguardi, aspetti, parole, visioni che ci fanno sentire parte del divenire, riconoscendo nel disegno unitario qualcosa che ci appartiene, che sta radicata nel nostro intimo, anche quando le storie che vengono narrate sono distanti temporalmente da chi legge.

Podcast. Bello e dannato del blues rock: Rory Gallagher.

Rory Gallagher ha iniziato a suonare la chitarra all’età di 9 anni ispirato da grandi musicisti come Muddy Waters, Leadbelly e Woody Guthrie. Nella seconda metà degli anni ‘60 Rory si trasferisce a Londra da Ballyshannon, un posto sperduto sulla carta dell’Irlanda. Qui da vita ai Taste, con il bassista Eric Kitteringham e il batterista Norman Damery, entrambi provenienti dagli Axels, con i quali inciderà materiale che apparirà solo successivamente in Tattoo. In seguito cambia la formazione con Charlie Mc Kraken al basso e John Wilson alla batteria.

Cyberbulli al tappeto

Sta per finire la scuola. L’estate chiama, la socializzazione frizza e spumeggia già. Cellulari e tablet alla mano, attivi più che mai per spedire messaggi, per giocare, per fotografare e filmare, per ridere e per conoscersi. Molti preadolescenti, spesso anche bambini di scuola primaria, entrano in contatto con la rete e i social network senza conoscere veramente il potenziale di questo importante mezzo di comunicazione mondiale. Al fianco dei giovani navigatori del web solitamente ci sono genitori, fratelli maggiori, qualche insegnante o degli amici che potranno indicare l’uso corretto di questi dispositivi.

Ammettere ciò che altri non osano rivelare

Stavros Topouzoglou ha vent’anni e una valigia piena di sogni. C’è qualcosa in lui che è al tempo stesso fragile e intenso, tenue ed energico.
Vicino a lui lavora Vartan Damadian. Ha il viso scuro, un grande naso, la fronte bassa, i capelli folti e le labbra carnose.
E’ il 1896 e Stavros e Vartan sono in Anatolia, una terra di commovente bellezza, una terra verde e fertile che da sempre è un crogiolo di razze e culture. Da lontano vedono il Monte Erzus, con l’armonia delle sue forme, la sua vetta e i fianchi coperti di neve.

Prima di Me. Luisa Mattia e Mook

Cos’ero prima di me?
E dove?
Mi faceva il cielo.
Mi facevo, dico perché, ero niente dentro a tutto quanto.
Ero niente dentro tutti.
Ero tutti e tutto.
Mi facevo il tutto. Proprio.
Mi faceva con le mani la sabbia.
E l’acqua nella sabbia.
Morbida, la sabbia.
Molle la mia forma.

Prima, che è prima di essere me, quando nel tempo Chissadove non ero affatto il centro dell’universo, prima dell’esistere al mondo, dell’essere dato alla luce, prima, appunto, è un dove, da cui muove un gesto, da cui nasce il pensiero e la parola, di me.

Sally Gardner, Tinder

Come Sally Gardner sia riuscita a trasformare la fiaba di Hans Christian Andersen L’acciarino magico (in inglese The Tinder Box) in Tinder, romanzo horror per giovani e adulti, cupo e romantico, fondendolo con una riflessione sulle ferite lasciate dalla guerra, è uno di quei prodigi di scrittura che meritano di essere conosciuti. Lo racconta così l’autrice, in una nota in fondo al libro: “Sono stata a lungo stregata da L’acciarino magico, il primo racconto che scrisse Hans Christian Andersen. […] Volevo trovare un modo per riraccontare la storia calandola in un contesto storico ma con un’eco moderna. A ispirarmi fu una conversazione. Avevo conosciuto un soldato che aveva prestato servizio in Iraq, convinto che la guerra gli avesse lasciato ben poco, a parte incubi. […] Come si fa a crescere e vivere una vita normale dopo aver visto tanta morte? […] Una fiaba è un modo affascinante per esplorare contrasti, amore e perdite, perché ogni fiaba che si rispetti ha al suo cuore tenebre e luce”.

Da questa parte, gente! C’è Jonathan Franzen, Purity

Beh!, l’uscita di un nuovo romanzo del più amato scrittore americano contemporaneo, carica di altrettante grandi attese anche i lettori da quest’altra parte dell’oceano.
Il fatto poi che Jonathan Franzen stia sulle scatole a un sacco di gente -non a torto aggiungo- non è un caso: ha un carattere sprezzante dovuto alla consapevolezza di essere tra i grandi del firmamento letterario americano e mondiale. Cosa che gli ha consentito di mandare letteralmente a quel paese, prima un padre sacro della letteratura come Philip Roth e non ultimo anche Oprah Winfrey utilizzando, in questo caso anche frasi ingiuriose se non addirittura corrive, della serie: “saiiltuobelprogrammamucolodoveloinficco?”

prince Live At Paisley Park, 1999

La scomparsa del Piccolo Principe

Raramente ci si sente toccati da vicino e così profondamente di fronte alla scomparsa di un artista che si considera appartenerci. E’ un sentimento, questo, che riserviamo solo alle persone che ci sono più prossime. La perdita di Prince è un fatto personale per molta gente.

Milioni di persone ricorderanno per sempre il sex symbol e creatore di capolavori come Purple Rain, Diamonds and Pearls o When doves cry; un vero maestro del pop e del funky, ma Prince è stato molte cose in un corpo solo. Un produttore di musica, un cantante eccezionale, un chitarrista straordinario e per fare ancora un esempio, anche un pioniere del web. E’ nota la sua controversa battaglia contro l’industria discografica. In molti e per molto tempo gli hanno dato addosso ma ha fatto da apripista in fatto di diritti alle molte pop star che oggi seguono la sua lungimiranza di allora. You tube e gli altri social devono molto del loro “traffico” ad artisti gente come Prince. Il quale ha, peraltro, lasciato il web da altrettanto molto tempo, mentre quasi tutti non sembrano poterne fare a meno. >>>