La voliera d’oro o La vera storia della Principessa di sangue

La voliera d’oro o La vera storia della Principessa di sangue

La figlia dell’Imperatore si chiamava Valentina ed era insopportabile.

Aveva trecentonovanta paia di scarpe, ottocentododici cappelli, cinquanta cinture di coda di serpe.

Però più di tutto le piacevano gli uccelli.

Il sogno, il capriccio, la meraviglia, la crudeltà: come nelle fiabe classiche, brame terrene e avvenimenti miracolosi si intrecciano in questo sontuoso racconto scritto da Anna Castagnoli e illustrato da Carll Cneut.

Podcast. Il paradiso è un posto dove non succede nulla. David Byrne

David Byrne è un grandissimo artista che non riesco a definire “solo” rock; nella sua musica c’è qualcosa che la rende davvero molto, molto speciale.
L’articolo di giro è anche l’annuncio di un grande concerto che il nostro beniamino terrà a Roma il prossimo anno. Il mio due di coppia è stato ed è un fan dei Talking Heads; l’appuntamento con David Byrne è dunque imperdibile; qui è con il gruppo di St.Vincent, al secolo Annie Clark con la quale, credo, faccia pure coppia.

La Bompiani perde la testa. Nasce La nave di Teseo

(da: Il Post) Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale di Bompiani, e gli editor Mario Andreose e Eugenio Lio si sono dimessi, lunedì 23 novembre, da Bompiani (Rcs Libri) e hanno annunciato la nascita di La Nave di Teseo, «una nuova casa editrice indipendente di narrativa, saggistica e poesia, italiane e straniere», si legge nel comunicato.
La Nave di Teseo inizierà a pubblicare nel maggio 2016, la sede è a Milano, in via Stefano Jacini 6, proprio dietro piazza della Scala. La notizia era attesa almeno dall’inizio di ottobre, da quando cioè è stata annunciata l’acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori, di fatto la fusione delle due più grandi case editrici italiane.

Tutto quello che avreste voluto sapere su Alice Munro e non avete mai osato chiedere

Qualche tempo fa, in una conversazione telefonica con il mio amico Marco Crestani, avevamo diffusamente e amorevolmente parlato “della” Munro. L’occasione era l’annuncio di Einaudi della pubblicazione di un inedito, disponibile in libreria, con il titolo: “La danza delle ombre felici”. Le nostre parole (e il relativo costo della lunga telefonata) furono portatori, in tutta evidenza, dei buoni auspici sperati, a vedere come poi sono andate le cose… (con un carico da Nobel!) Ma chi è Alice Munro e che cosa scrive è un lavoro che andava fatto a beneficio dei lettori di Bookavenue. Ben lontani dal decidere di essere altro (quello del critico, non è il mio e nostro mestiere qui), ho voluto fare ricerca per capire – io per primo – chi è  e cosa ha scritto il premio Nobel. 
Avvertenza: ci vogliono circa 15 minuti per leggere tutto quello che segue. Decidete prima se volete procedere sapendo che, facendolo, dareste enorme soddisfazione ad un onesto, serio e accurato lavoro di redazione. La signorina Paola Manduca, sono certo, sarà felice che me ne sia occupato.

Tra giallo e ricostruzione storica la vicenda di Vittorio Meano

Vittorio Meano era un architetto piemontese vissuto tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, sconosciuto in Italia, ma che – emigrato in Argentina – progettò a Buenos Aires il Palazzo del Congresso e il Teatro Colón – celebre per la sua acustica perfetta – e il Palazzo legislativo di Montevideo.
Una figura interessante per il contributo che i suoi edifici diedero all’architettura di quegli anni, ma anche avvolta nel mistero, poiché morì assassinato al culmine della carriera a 44 anni.

Quattro ragazzi per due papà

“…Eli non riuscì a non farsi prendere almeno un po’ dall’entusiamo. L’inverno prima avevano costruito una pista di ghiaccio in giardino, montando un recinto di legno e utilizzando un telone di plastica che poi avevano riempito d’acqua. Eli non era un granchè ad hockey – non ci teneva proprio a farsi spintonare contro il recinto – ma gli piaceva l’idea di tutto il contorno: la cioccolata calda, fare il fuoco come in campeggio e così via. Abbandonò i fogli in un mucchio disordinato. Si infilò gli stivali ancora umidicci e andò a cercare i guanti….”