Siti Amici:” L’importanza di leggere per i bambini”

Per la rubrica Siti Amici – Connettendo Cultura, oggi, vi segnaliamo un articolo molto interessante:” L’importanza della lettura per i bambini” .

“Spesso si parla di quanto sia importante che i bambini familiarizzino con la lettura fin da piccoli, che si abituino cioè ad ascoltare le storie che noi leggiamo per loro e poi, con il passare degli anni, ad imparare a leggere autonomamente. Ma quali sono davvero i vantaggi che porta con sé l’abitudine a “leggere” fin da piccoli?

Scrittori che parlano di scrittori. Nick Hornby

Uno dei motivi per cui vado volentieri a trovare il mio fratellastro, che vive in una bella casa nel Sussex, è che conosce un tizio che intrattiene i bambini sparando limoni da un bazooka fatto in casa. Non spara i limoni contro qualcosa, ma è proprio questo il bello: un frutto giallissimo sparato a decine di metri nel cielo azzurro è uno degli spettacoli più fantastici che madre natura possa offrire (anche se, diciamocelo, si serve di un congegno esplosivo fatto dall’uomo).>>

Curare i malanni del corpo e dell’anima con i libri. Istruzioni per l’uso per chi è tornato dalle vacanze.

Vacanze finite in un lampo e depressione dietro la porta di casa? Difficile rientro al lavoro e ritrovare il collega più antipatico del mondo? Amore finito con la vacanza? Quelli che seguono sono alcuni esempi di come la letteratura può curare i malanni, quale che sia la loro natura: fisica o sentimentale. Crediamo che vada dato merito all’editore Sellerio che con sapiente acume, e con un pizzico di furbizia commerciale, ha dato alle stampe tempo fa quello che alle stampe mancava da tempo: un libro sui libri. Il libro elenca i malesseri in ordine dalla A alla Zeta: è, quindi, di facile consultazione a seconda di quello che vi (ci) sta capitando. (Le schede sono prese dal libro); ma c’è dell’altro.

La comparsa

Alle quattro del mattino il cellulare riprende vita. Anche se è una sveglia dimenticata dal giorno prima, Noga non interrompe la malinconica suoneria, inserita dall’amico flautista che non voleva essere dimenticato durante questo suo lungo soggiorno in Israele. Quando finalmente ricade il silenzio, Noga non si raggomitola nel plaid a quadri dei suoi, genitori per riprendere il sonno interrotto ma, manovrando con delicatezza le leve del letto elettrico, solleva la testa osservare, ancora distesa, il cielo pallido di Gerusalemme, alla ricerca del pianeta al quale deve il proprio nome.

Noga suona l’arpa nell’orchestra sinfonica di Amsterdam ed è divorziata perché si rifiuta di avere figli.
Torna a Gerusalemme, nella casa dove è nata, per un periodo di tre mesi, perché la madre si trova in una casa di riposo di Tel Aviv.

Leopardi e la lingua italiana: facciamoli vivere bene

La lingua italiana è da sempre inquieta e senza fissa dimora, derisa, stracciata. Gli italiani non sanno parlare l’italiano, figuriamoci scriverlo! In questo quadro, malinconico e surreale, vi è la necessità di rivitalizzare il metodo non soltanto per arrivare alle nuove generazioni, ma anche alle vecchie, annacquate dall’uso di scorciatoie linguistiche di un malcostume idiomatico in linea con quello etico.

La società dello spettacolo vista da Michel Houellebecq

Per chi ha memoria, nel 2001 Michel Houellebecq fece scandalo dichiarando che l’Islam è “la religione più stupida.” Non ricordo bene il resto ma ricordo bene cosa successe dopo: il finimondo. Questa volta, a sentire gli echi di quello che accade in patria, potrebbe succedere la stessa cosa; uso il condizionale per il sentimento di attesa di qualcosa di dirompente che accade tutte le volte che l’autore, già premiato con il Goncourt (nel 2010, con La carta e il territorio), apre bocca o scrive qualcosa, ma che a ben vedere, forse, non accadrà fatto salvo qualche scoppiettìo sui giornali già letto e digerito.

Perdersi negli Stati Uniti

Uno scrittore cileno di nome Alberto Fuguet decide di cercare suo zio Carlos, emigrante ed ex detenuto che, da un lontano giorno degli anni ottanta, ha troncato ogni contatto con la sua famiglia che si è trasferita in California. Dunque Missing non è la storia della ricerca di un desaparecido ai tempi della dittatura di Pinochet, come il titolo e la nazionalità dell’autore potrebbero far credere, ma quella di un uomo libero che ha deciso di perdersi negli Stati Uniti.