La bombetta inconfondibile di Charlot

Tatoo di Charlot di ©marinaandruccioli

Quello che emerge da queste pagine è la storia di una monumentale solitudine che riporta la lotta instancabile ed ostinata contro la miseria che il mondo getta impietosamente addosso a Chaplin e la sua famiglia. Vagoni di sventure consacrano il piccolo Charles, che racconta il difficilissimo inizio e una esistenza ardua ma dignitosa mai sbeccata o sgualcita da una lacrimevole autocommiserazione. Il grande attore inglese descrive tutto senza filtri, finanche la smodata ricchezza, con un’immancabile ed inaspettata delicatezza.
Quale miglior esempio per Marina Andruccioli, che fa ricorso a questa lettura per offrirci una bussola per tempi agitati.

black hole M87

Filosofisica

A prima vista i temi della filosofia non trattano gli stessi problemi delle opere della fisica. L’Essere, il Bene e il Male, la Libertà, la Felicità, il bisogno di credere in una fede, derivano da un certo tipo di domande che gli individui si pongono. La materia oscura, nane bianche o marroni, i buchi neri e le onde gravitazionali, il bosone di Higgs, il cosiddetto vuoto “quantistico” o la superconduttività appartengono a un altro tipo di domande. Michele Genchi per il libro di Ètienne Klein, Filosofisica.

fiori omidici di ©marinaandruccioli

Parenti serpenti

Dalla Treccani. Brancolare: Procedere a tentoni, senza vedere, alla ricerca della direzione giusta; annaspare. Quante volte abbiamo sentito o letto: “la polizia brancola nel buio”; il che significa il più delle volte andare a sbattere il muso contro un ostacolo che non si è visto. Spiace dirlo: dagli investigatori, in specie in certi gialli, ci si aspetterebbe di più. Ad aiutare il lettore verrà in soccorso Ernie, il protagonista, tra tanti, del romanzo “hard boiled” ma non troppo – c’è pure molto da ridere – di Benjamin Stevenson recensito dalla bella penna di Marina Andruccioli.
Ah! I fiori nell’immagine sono un’indizio.

paul auster, foto

Paul Auster, Sbarcare il lunario

Molto tempo fa, in occasione dell’uscita di questo libro, Paul Auster ha raccontato che diventare scrittori significa essere scelti, e dopo, di non aver più scelta. Da quel momento il tempo si divide tra ciò che si fa per “sbarcare il lunario” e lo spazio prezioso che, di sera o nei fine settimana, si riesce a dedicare alla scrittura.
Silvia Belcastro ci racconta l’autobiografia -fino ad allora- del grande scrittore postmoderno che la letteratura, appunto, ha scelto di averlo con sé.

brunches foto di ©andreapennella

La capitale affoga nei suoi drinks e brunch

Per Andrea Pennella, nei frequenti viaggi nella capitale, il bar finisce, come dice lui: ” essere meta di un pellegrinaggio meridiano alla ricerca di mettere qualcosa di sano, prima di tutto, e di gustoso dopo, sotto il palato”. Ma ecco la sorpresa.
La decadenza della capitale vista non già dall’immondizia per strada ma da un altro punto di vista: quello dei brunch. E non è uno scherzo.

Dimmi come viaggi e ti dirò chi sei

La storia del viaggio non è ancora considerata come una scienza da studiare. Si attinge all’esperienza della mobilità umana per esprimere il significato della morte, della struttura della vita, di un cammino, ecc. Il viaggio è un’esperienza di mutamento continuo, è famigliare e comune ma proprio per questo è un problema capire gli effetti del viaggio sugli individui/società/culture perché solitamente vengono dati per scontato. Il termine travail inglese indica “viaggio” ma ci ricorda anche la parola “travaglio” e in effetti per un primo periodo il viaggio era visto come un qualcosa da sopportare, una prova, spesso pericolosa, un mutamento che logora chi è destinato a compierlo.
Marina Andruccioli mentre recensisce il libro di Enrico Franceschini, tenta una possibile traduzione: quella del singolo di fronte alla strada. Tra storia personale e racconto, come lei ci ha abituati.

foto di robot che scrivono

L’Intelligenza Artificiale minaccia la scrittura?

E’ l’applicazione più gettonata degli ultimi tempi, ChatGPT ha guadagnato traffico e attenzione in misura esponenziale aprendo la strada ad infinite analisi e discussioni sui media non solo online. Molti i giudizi entusiastici di chi lo usa, definito come uno “strumento pulito”,la più grande rivoluzione nella storia della tecnologia, ecc.
La scrittura è in pericolo, dunque?
BookAvenue non può sottrarsi dall’analisi di questo fenomeno che coinvolge la scrittura così come la conosciamo. In un dialogo a distanza tra Antonio Conte e Michele Genchi discuteranno, a partire a questo articolo, delle applicazione dell’intelligenza artificiale in scrittura, di ChatGPT, e di come cambiano le arte visive e di comunicazione.
Insomma, l’intelligenza artificale è una opportunità che proietta il mondo in avanti o un limite?