Ho letto PROMESSI VAMPIRI:
Anche se scritto bene, ho trovato la storia un pò lenta (era partito decisamente bene poi c’è stato un calo). Il finale, poi, é risultato frettoloso, invece, avrei preferito più azione e pathos.
La trama, per i miei gusti, l’ho trovata un tantino prevedibile ma ha degli aspetti che la rendono diversa, se paragonata ad altri libri dello stesso genere.
Ci sono momenti romantici e sensuali ma anche drammatici. Non manca un tocco d’ironia che in alcuni punti diventa amara e pungente.
Beth Fantaskey, Promessi Vampiri


Diari di Bordo. Il luogo dove i destini immaginari e quelli reali s’incontrano.


Il giorno che è uscito lo abbiamo preso tra le mani in due in libreria, il giorno dopo ci siamo guardate: avevamo letteralmente bevuto già metà libro…
Mi ci sono voluti cinque mesi per terminare Infinite Jest e alla fine mi sono reso conto di aver letto quattro o cinque libri. Forse perché è un romanzo vasto e tentacolare che sembra essere lì a sfidarti solo per il suo peso (la versione Einaudi conta 1179 pagine scritte in corpo minuscolo, più altre 100 di note e aggiunte al testo) o perché è complesso e pretende impegno oltre che ritmo. Oppure perché è il libro di un sogno che annulla ogni regola di fiction e leggerlo è come versare del mercurio sul pavimento.
Nella vita svolge con soddisfazione una professione che con l’arte ha poco a che spartire, ma musica, pittura e letteratura fanno parte del suo dna tanto che Massimiliano Naglia ha coltivato queste passioni fin da ragazzo. Così nei momenti liberi, tra note e pennelli, ha trovato spazio anche per la scrittura, da cui è scaturito il suo primo romanzo Gli occhi della solitudine (Ed. Pendragon).