Sfumature a chilometro 0

Proponiamo, in particolar modo a chi ha seguito lo scambio di articoli tra Paola Manduca e Layla El Sayed sui libri della James, la risposta alla replica di quest’ultima. Non c’è dubbio alcuno che in redazione non manchi il dibattito e, manco a dirlo, la passione. I precedenti articoli sono disponibili nella stessa rubrica o cliccando sui nomi delle nostre amiche. ndr.

Proverò a spiegarmi, ma per l’ultima volta. Come suggerisce Arthur Bloch a proposito delle discussioni inutili, replicare due volte è da pignoli, tre è da fessi.

Il punto non è se valga la pena di riesumare per Cinquanta sfumature la vecchia querelle se la cultura bassa abbia pari dignità rispetto alla alta (e a sopportare gli annessi sproloqui in termini di democrazia). Scomodare MacDonald – il sociologo, non il macellaio – per Mr Grey è come riportare in vita Billy Wilder per poi chiedergli consiglio su un’inquadratura di Natale a Miami; è come avere la possibilità di resuscitare Shakespeare, leggergli un passaggio di Tre metri sopra il cielo e sentire da lui se scorre; è come chiedere un’intervista a Umberto Eco e domandargli a bassa voce: “senti Umbe’, ma poi com’è andata a finire tra apocalittici e integrati? Chi ha vinto alla fine?”

Sei problemi per don Isidro Parodi

Pacato ed energico al tempo stesso, don Isidro Parodi prepara un mate in un piccolo bricco celeste nella cella 273 del Penitenziario Nazionale. Lo offre al suo amico Molinari che non vede l’ora di raccontargli dell’avventura che gli ha sconvolto la vita, ma sa che è inutile mettere fretta a don Isidro.
Molinari comincia allora da altro parlandogli delle corse dei cavalli, che non sono più quelle di una volta… Don Isidro non lo bada e ricomincia a parlar male degli italiani, che si sono infilati dappertutto, senza rispetto nemmeno per il Penitenziario Nazionale.

Storia di un serial killer di inizio secolo

Londra 1910. Loro, Alice, Margaret e Bessie, sono tre donne avanti con l’età e senza troppe attese di mettere al mondo la progenie che le famiglie si aspetterebbero. Tutte e tre vivono sole, hanno lavori diversi e appartengono a quella categoria medio-bassa in un’epoca di fine periodo Vittoriano in cui la parola “zitella” conteneva un misto di disprezzo e commiserazione, che fa di loro prede facili del primo mascalzone che bussa alla porta.

ESTELLA E JIM NELLA MERAVIGLIOSA ISOLA DEL TESORO

…“ Questa storia ebbe inizio in un pomeriggio
di novembre, di un anno imprecisato a metà del Settecento,
sulle coste dell’Inghilterra meridionale.
Gli estremi raggi del sole tingevano le pareti
a strapiombo della scogliera e la casa che
si ergeva al di sopra.
Dai comignoli spuntavano sbuffi di fumo
che subito il vento portava via insieme
agli strilli dei gabbiani …”[continua ]

E poi…

E poi di Natsume Soseki si apre con un’immagine di estremo isolamento: Daisuke, il protagonista, si sveglia e, voltandosi, vede che sul tatami, di fianco al cuscino, c’è una camelia a petali doppi. E’ convinto di averla sentita cadere nel sonno: un rumore sproporzionato, come il tocco pesante di una palla di gomma lanciata dall’altezza del soffitto. Forse il silenzio della notte fonda trasforma e accresce i suoni, ma per scrupolo, per assicurarsi che il suo sangue pulsi regolarmente, Daisuke si mette la mano destra sul cuore e poi si riaddormenta.

philiproth elabora by ©mg

Philip Roth contro Wikipedia

Philip Roth contro Wikipedia: lo scrittore americano ha contestato la voce dedicata dall’enciclopedia libera al suo romanzo ‘La Macchia Umana’ e soprattutto al fatto che quando lui ha cercato di correggerla si è sentito rispondere picche dagli amministratori del sito. Roth ha quindi scritto una lettera aperta al New Yorker trasformando l’attacco a Wikipedia in un lungo monologo sul processo attraverso cui si costruisce l’immaginazione degli scrittori.

MARE GIALLO

…“Pazziare” nel dialetto di Napoli significa
giocare, “pazzia” invece in lingua di Italia
significa follia, che se ci levi una i diventa folla,
ma non c’entra molto. Comunque le parole sono
utili e più ne sai e prima fai.
Mi chiamo Hui, ho undici anni e sono nato in
Cina, ma a due anni già stavo qua, a Napoli, in
una casa piccola di un palazzo grande dietro le
strade della Stazione Centrale”…[continua ]

Bentrovati carissimi piccoli e grandi lettori!

Castel del Monte anima loci

Dal diario di un’antica navigazione composto intorno al 1250 si legge: una montagna longa enfra terra et alta, e la dicta montagnose clama lo monte de Sancta Maria, et à en quello monte un castello.

Castel del Monte ad Andria, visibile nel tratto costiero tra Trani e Barletta, è con la sua pianta ottagonale, la policromia della sua roccia calcarea, illuminata dal sole, un punto di riferimento per i naviganti dell’epoca ed un esempio nobilissimo di arte posta al servizio del potere.

100 di queste sfumature

Che io e la Manduca non si vada d’accordo si sa.
Il motivo pure.
Cerca ormai da tempo di disarcionarmi dal (scopro da lei) mio invidiatissimo posto di schiava full time del Genchi. A nulla son valse suppliche, omissioni e minacce…l’articolo 18 (diciamolo…) come scudo ancora funziona.
Che poi a dirla tutta, io sono sempre stata una personcina gradevole con lei, tutta sorrisi e frasi di circostanza, pure quando per l’ennesima volta me la sono ritrovata di fronte in abiti succinti, che mostrava la schiena nuda (ma i vestiti se li fa modificare ad hoc??) appena uscita dal remake di chi ha incastrato Roger Rabbit.