Storia di un serial killer di inizio secolo

Londra 1910. Loro, Alice, Margaret e Bessie, sono tre donne avanti con l’età e senza troppe attese di mettere al mondo la progenie che le famiglie si aspetterebbero. Tutte e tre vivono sole, hanno lavori diversi e appartengono a quella categoria medio-bassa in un’epoca di fine periodo Vittoriano in cui la parola “zitella” conteneva un misto di disprezzo e commiserazione, che fa di loro prede facili del primo mascalzone che bussa alla porta.

ESTELLA E JIM NELLA MERAVIGLIOSA ISOLA DEL TESORO

…“ Questa storia ebbe inizio in un pomeriggio
di novembre, di un anno imprecisato a metà del Settecento,
sulle coste dell’Inghilterra meridionale.
Gli estremi raggi del sole tingevano le pareti
a strapiombo della scogliera e la casa che
si ergeva al di sopra.
Dai comignoli spuntavano sbuffi di fumo
che subito il vento portava via insieme
agli strilli dei gabbiani …”[continua ]

E poi…

E poi di Natsume Soseki si apre con un’immagine di estremo isolamento: Daisuke, il protagonista, si sveglia e, voltandosi, vede che sul tatami, di fianco al cuscino, c’è una camelia a petali doppi. E’ convinto di averla sentita cadere nel sonno: un rumore sproporzionato, come il tocco pesante di una palla di gomma lanciata dall’altezza del soffitto. Forse il silenzio della notte fonda trasforma e accresce i suoni, ma per scrupolo, per assicurarsi che il suo sangue pulsi regolarmente, Daisuke si mette la mano destra sul cuore e poi si riaddormenta.

philiproth elabora by ©mg

Philip Roth contro Wikipedia

Philip Roth contro Wikipedia: lo scrittore americano ha contestato la voce dedicata dall’enciclopedia libera al suo romanzo ‘La Macchia Umana’ e soprattutto al fatto che quando lui ha cercato di correggerla si è sentito rispondere picche dagli amministratori del sito. Roth ha quindi scritto una lettera aperta al New Yorker trasformando l’attacco a Wikipedia in un lungo monologo sul processo attraverso cui si costruisce l’immaginazione degli scrittori.

MARE GIALLO

…“Pazziare” nel dialetto di Napoli significa
giocare, “pazzia” invece in lingua di Italia
significa follia, che se ci levi una i diventa folla,
ma non c’entra molto. Comunque le parole sono
utili e più ne sai e prima fai.
Mi chiamo Hui, ho undici anni e sono nato in
Cina, ma a due anni già stavo qua, a Napoli, in
una casa piccola di un palazzo grande dietro le
strade della Stazione Centrale”…[continua ]

Bentrovati carissimi piccoli e grandi lettori!

Castel del Monte anima loci

Dal diario di un’antica navigazione composto intorno al 1250 si legge: una montagna longa enfra terra et alta, e la dicta montagnose clama lo monte de Sancta Maria, et à en quello monte un castello.

Castel del Monte ad Andria, visibile nel tratto costiero tra Trani e Barletta, è con la sua pianta ottagonale, la policromia della sua roccia calcarea, illuminata dal sole, un punto di riferimento per i naviganti dell’epoca ed un esempio nobilissimo di arte posta al servizio del potere.

100 di queste sfumature

Che io e la Manduca non si vada d’accordo si sa.
Il motivo pure.
Cerca ormai da tempo di disarcionarmi dal (scopro da lei) mio invidiatissimo posto di schiava full time del Genchi. A nulla son valse suppliche, omissioni e minacce…l’articolo 18 (diciamolo…) come scudo ancora funziona.
Che poi a dirla tutta, io sono sempre stata una personcina gradevole con lei, tutta sorrisi e frasi di circostanza, pure quando per l’ennesima volta me la sono ritrovata di fronte in abiti succinti, che mostrava la schiena nuda (ma i vestiti se li fa modificare ad hoc??) appena uscita dal remake di chi ha incastrato Roger Rabbit.

Dave Eggers. In arrivo il suo nuovo romanzo

Dave Eggers, più di altri scrittori della sua generazione, è un marchio. Lo scrittore quarantaduenne è stimato in molti ambiti ed è il fondatore di McSweeney’s, una casa editrice indipendente di successo che pubblica letteratura innovativa e che ha un vitale e umoristico sito. E’ alla guida dell’associazione no profit 826 ed ha vinto il TED Prize, il Heinz Award e il Los Angeles Times Book Prize Innovators Award. Ha di recente pubblicato il suo primo libro di pura invenzione dell’ultimo decennio, “A Hologram for the King.” Infatti negòli ultimi anni ha scritto sceneggiature e saggi o opere realistiche permeate da un profondo senso di giustizia sociale come “Zeitoun” (2009) sull’omonimo siriano americano che fu imprigionato in seguito alle sue attività di aiuto durante l’Uragano Katrina, in “What Is the What” (2006) racconta la storia di Valentino Achak Deng, un ragazzo perduto del Sudan.

L’argentina che ho visto

di Michela Murgia

Il mio viaggio a Buenos Aires e Cordoba è stato molto desiderato, ma non era un’iniziativa privata. E’ stata l’uscita di Ave Mary e di Accabadora nei paesi ispanoparlanti che ha reso possibili gli incontri con la stampa, con le scuole, con le persone che hanno partecipato al Festival Internazionale di Letteratura e con quelle che sono intervenute alle attività del vivace istituto italiano di cultura di Cordoba. A questi impegni di lavoro si è aggiunto l’incontro gioioso con i circoli dei sardi di Buenos Aires, un appuntamento nato grazie alla volontà decisa dei connazionali d’Argentina, a cui sono infinitamente grata per aver saputo creare le circostanze perché potessimo vederci e stare un po’ insieme. L’intero viaggio è durato una decina di giorni, pochi per conoscere un paese così complesso, ma più che bastanti per vedere quello che non può non essere visto.