Non chiamatela Crudelia Demon

“Il cuore mi scoppiava di rabbia. Mi sentivo la vittima impotente di un tradimento. Tutto era contro di me e io non avevo scampo, mi toccava subire. Nella mia ingenuità pensavo di essere l’unica sulla Terra a soffrire così tanto. L’unica a ricevere un castigo che non meritavo. Molto presto avrei dovuto scoprire che ben altre ingiustizie travolgono la vita delle persone.”

Podcast. Sette Grammy diversi per una voce sola: Al Jarreau

Uno dei modi di far cadere il mio due di coppia in un brodo di giuggiole, è quello di parlare bene di: Chick Corea, Lee, Ritenour, George Duke, David Sanborb, George Benson e Al Jarreau. Di quest’ultimo è sempre stato un bravo fan, di quelli che vanno regolarmente ai concerti, che leggono quello che capita al loro beniamino e altre quesitoni del genere. Naturalmente devo a lui il piacere dopotutto: sono più di vent’anni che le nostre personali passioni sono diventate i “nostri” generi musicali preferiti.

Antonio Tabucchi, a un anno dalla morte una lezione sempre attuale

Siccome “la professionalità è tutto”, è venuto il tempo di mettersi davanti al computer e scrivere un articolo: ricordo di Antonio Tabucchi, a un anno dalla morte. Per farlo bisogna dimenticare di aver udito, nel silenzio della mattina, un tumulto da dentro quando – scartando un pacco con la familiare dicitura “Feltrinelli editore” – è saltato fuori “Di tutto resta un poco”, l’ultima raccolta di scritti. Postuma: per questo libro non ci saranno telefonate e nemmeno chiacchiere sulla politica, sui romanzi appena finiti, sugli amici in comune.

Piccoli assaggi dalla Fiera del Libro di Bologna

Il 2013 per la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna è un anno di festa: si celebra il cinquantesimo anniversario della nascita e dal lontano nel 1964 con 44 espositori da 11 paesi, oggi, con più di 1.200 espositori da 75 paesi del globo è uno degli appuntamenti mondiali più importanti per l’editoria del libro per bambini e ragazzi.

Molte le novità ve ne segnaliamo solo alcune, altre le approfondiremo nel corso dell’anno.

 

Alice Munro. La memoria ci salva la vita

Non conosco Alice Munro così bene da dire che “La vista da Castle Rock” sia un libro autobiografico o di memorie: più di una nota letta sul web mi suggerisce  un poco che sì, si tratta di un libro assai intimo e scritto in tempi diversi dall’autrice canadese e, no, non è un libro di memorie. Mi pare di capire che presta molta attenzione alle verità che stanno di solito dietro le vite, molta di più di quanto non faccia un romanzo. Tuttavia non sono così certo da giurarci su’.

Podcast. Improvvisazione e talento: Brad Mehldau

Brad Mehldau è salito alla ribalta giovanissimo negli anni novanta. A leggere la sua Bio da Wiki, è un pianista di formazione classica che si è presto convertito al jazz. A New York frequenta la Nuova Scuola per le Ricerche Sociali dove insegnano i pianisti Fred Hersch, Kenny Werner e il batterista Jimmy Cobb. Quest’ultimo lo assolda per suonare nella sua band e il sassofonista Joshua Redman lo chiama per il suo quartetto.

Paloma Sánchez-Garnica, Il gioco segreto del tempo

«La guerra ci unì come sorelle. La pace spezzò il cuore a entrambe.»Ernesto Santamaria, scrittore di belle speranze ma scarsa fortuna, è alla perenne ricerca della storia che potrebbe fare di lui un autore di successo. Un giorno, girovagando per il mercato delle pulci di Madrid, trova in una vecchia scatola di latta una foto in bianco e nero, accompagnata da un fascio di lettere. Nell’immagine, un ragazzo e una ragazza accennano un sorriso; sul retro, sono scritti a matita i loro nomi – Mercedes e Andrés – e una data: 19 luglio 1936.

I lupi hanno paura di noi

Già ci aveva avvertiti Giovanni Lindo Ferretti, il nostro catto-punk preferito, nel suo ultimo libro: stanno tornando i lupi. In alto, nella sua postazione appenninica, Ferretti ne trovava le tracce come mai prima. Quarant’anni fa il lupo lo davano per spacciato in Italia, estinto; invece lo spopolamento dei monti e l’impegno di istituzioni e volontari gli hanno restituito spazio vitale. E nelle notti d’inverno branchi di lupi o esemplari solitari attraversano borghi di montagna semideserti e sono capaci di costeggiare le nostre autostrade e transitare non lontano in linea d’aria dai sobborghi di alcuni capoluoghi di regione.