Memorie dal Calabozo

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Ci tengo a pubblicizzare questo libro poco noto, che mi ha toccato l’anima. Sono molte le Memorie che raccontano il dominio dellโ€™uomo sullโ€™uomo. Questa mi chiamava da tempo, per via del mio interesse di antica data per il Sudamerica, ma ho aspettato molti mesi a comprare il libro, spaventata dal contenuto. Invece, ho scoperto una gemma di dignitร , pace interiore, profonditร  e bellezza.

Dal 1973 al 1985, i due scrittori e guerriglieri uruguayani del Movimento di Liberazione Nazionale Mauricio Rosencof e Eleuterio Huidobro vengono rinchiusi in due “calabozos”. Si tratta di celle di isolamento di un metro e venti per un metro e venti, studiate per spezzare lo spirito e portare alla pazzia. A pochi metri da loro, anche lui isolato in privazione e silenzio, cโ€™รจ un altro prigioniero: Pepe Mujica, poi presidente dellโ€™Uruguay.

Usciti di prigione, i due scrittori scoprono che la follia portata loro dalla prigionia scompare e imparano nuovamente la quotidianitร . Decidono di mettere nero su bianco un “canto alla vita” e scelgono di farlo tramite una chiacchierata fittissima che รจ narrazione orale e a tratti poesia. Le loro voci si confondono, tanto che non รจ mai possibile distinguerle dal principio alla fine. La prigionia รจ raccontata per eventi, minuzie, pensieri, dettagli e fatti storici, in un fiume di memoria e poesia scritta nell’aria. 

Nei loro discorsi cโ€™รจ lโ€™esplorazione della relazione tra responsabilitร  collettiva e individuale nelle dittature, lโ€™analisi dellโ€™uso della parola nei sistemi di potere piccoli e grandi โ€“ ๐‘š๐‘œ๐‘™๐‘ก๐‘œ ๐‘ ๐‘๐‘’๐‘ ๐‘ ๐‘œ ๐‘ข๐‘ ๐‘–๐‘Ž๐‘š๐‘œ, ๐‘๐‘’๐‘Ÿ ๐‘–๐‘›๐‘ ๐‘ข๐‘™๐‘ก๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘’, ๐‘™๐‘Ž ๐‘๐‘Ž๐‘Ÿ๐‘œ๐‘™๐‘Ž ๐‘‘๐‘– ๐‘๐‘ข๐‘– ๐‘Ž๐‘๐‘๐‘–๐‘Ž๐‘š๐‘œ ๐‘๐‘–๐‘ขฬ€ ๐‘๐‘Ž๐‘ข๐‘Ÿ๐‘Ž โ€“ e la descrizione minuziosa del pensiero dellโ€™Esercito quando questo รจ dedito allโ€™annientamento dei dissidenti. 

Sopra ogni cosa, cโ€™รจ la protezione della dignitร  della vita umana. Rosencof e Huidobro parlano, come se fossero una sola anima, dellโ€™architettura della speranza e dei confini a cui giunge la resistenza umana. Non vi รจ mai proiezione di unโ€™idea del sรฉ, nรฉ nascondimento. Ci sono due esseri umani isolati e torturati in silenzio, due intellettuali a cui si cerca di spezzare lo spirito e che inventano, in risposta, una parola essenziale. Questa parola รจ un graffio preciso sul muro, che produce un rumore preciso in un giorno preciso e quel graffio, il 25 dicembre, non potrร  che voler dire: “Buon Natale”. 

Ecco che allora, dal silenzio, la parola diventa alfabeto e un lievissimo cicaleccio di pietre diventa lingua segreta. Per tutto il libro scorre un discorso sul confine tra realtร  e fantasia e su come valicarlo non per perdersi, ma per restare vivi. 

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Il libro:.

Silvia Belcastro

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nda. (Da queste memorie รจ tratto il film “Una notte di 12 anni”)

Il libro:

Eleuterio Fernร ndez Huidobro, Nauricio Rosencof
Memorie dal calabozo
pp.319, Iacobelli editore 2009

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Gli autori:

Eleuterio Fernร ndez Huidobro, nato in Uruguay, รจ stato uno dei fondatori e dirigenti del Movimento Tupamaros. Arrestato, fece un lungo periodo di prigionia. Giornalista e scrittore, รจ Ministro della Difesa nel suo Paese
Mauricio Rosencof, nato in Uruguay, รจ stato dirigente del Movimento Tupamaros. Arrestato nel 1973, fu liberato nel 1985. Scrittore, drammaturgo e giornalista, dal 2005 รจ assessore alla cultura per il Municipio di Montevideo. Solo nel 2008 appare la prima traduzione in italiano di una sua opera: “Le lettere mai arrivate”.
(dal sito di Iacobelli editore)

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