A ogni costo, scritto da Cristina Orlandi e basato su una storia vera di cui lei stessa ha raccolto la testimonianza, è un libro importante. Perché aiuta a pensare e infonde coraggio.Perché parla di un tema terribilmente attuale e di cui si parla – nel modo giusto – ancora troppo poco. La storia di Serena, che Orlandi ha romanzato, è quella di tante altre donne che credono di avere incontrato il loro principe azzurro e invece stanno per vivere il peggior incubo della loro vita. Perché l’uomo perfetto non esiste e se così appare spesso è una maschera che nasconde un violento, uno che sa manipolare, che non si fa scrupolo a infliggere dolore e umiliazione alla donna che dovrebbe amare.
Serena a un certo punto lo capisce e riesce a salvare se stessa e il suo bambino, trovando rifugio e supporto alla Casa delle donne di Bologna. Nel libro la seguiamo nel percorso di consapevolezza – che non è immediato perché puoi essere una donna intelligente e indipendente ma certe pressioni psicologiche ti annullano, e solo alla fine, quando ti sei salvata, ti chiedi “ma come ho fatto a cascarci?”. Alla storia di Serena si intreccia quella di Elisa, studentessa del liceo, vittima anche lei della violenza del suo ragazzo. Perché purtroppo non accade solo alle donne adulte. Spesso si dice che occorre partire dall’educazione dei bambini e dei ragazzi al rispetto dell’altro sesso, ma è importante anche educare le future donne, fin da piccole, a riconoscere gli amori malati, i soprusi travestiti da affetto, a non sentirsi mai, MAI inadeguate o sbagliate per colpa di qualcuno. Dicevo che questo libro è importante. Per tre motivi. Il primo è che bisogna avere il coraggio di raccontarle queste storie, Orlandi lo fa con delicatezza – qualità che le appartiene – ma anche con schietto realismo. In secondo luogo è importante che le donne attraverso libri come questo siano consapevoli che se stanno vivendo situazioni simili non è per colpa loro, che esistono manipolatori crudeli, e che se qualcuno ci mette le mani addosso, ci picchia, ci denigra non è colpa nostra, di qualcosa che abbiamo detto, di una mancanza domestica, o altro. Infine è importante anche perché dedica una dettagliata sezione alla Casa delle donne spiegando in che modo aiuta le vittime di violenza. Grazie quindi a Cristina Orlandi, alle Edizioni del Loggione e alla donna che ha ispirato il personaggio di Serena, per questo libro.