Alberto Sartini, neopensionato ex professore, un po’ annoiato e demotivato, torna a vivere nella nativa Treviso abbandonata da decenni per una moglie ormai ex ed una carriera universitaria a Brescia. Ora che i figli sono grandi Alberto decide di riallacciare i legami con la piccola città di provincia dove vivono ancora la madre e la sorella con le quali i rapporti sono a dir poco tiepidi. Ma mentre rimette a posto la casa di famiglia e recupera qualche amicizia quasi dimenticata, i fantasmi del passato iniziano a tormentarlo. E i fatti accaduti nel 1953, quando era bambino, tornano vividi a chiedere ripsoste. Chi ha ucciso Saverio Dotto e la moglie a coltellate?
L’amico Gigi sostiene che Carlo Bettini, l’uomo che è stato accusato dell’omicidio, ed è morto in carcere, era innocente. Alberto scava nella propria memoria e cerca di ricostruire le vicende di allora, aiutato anche dalla moglie e dalla figlia di Bettini, travolte dalla tragedia e additate dai benpensanti come poco di buono la prima e povera vittima la seconda. E scopre che anche la propria famiglia in qualche modo è legata a corda doppia con la vicenda. Riuscirà a fare venire alla luce la verità? Nella sua indagine Alberto si trova invischiato sempre più nel fango delle ipocrisie, delle falsità, di un ambito sociale in cui era più importante apparire “per bene” che esserlo per davvero, in cui per preservare il proprio buon nome era lecito tutto. Trovandosi poi intrappolati in una “gabbia criminale” dalla quale era difficile liberarsi. Al contempo scopriamo che la Treviso di oggi non è tanto diversa da allora e che per coloro che vivono ai margini della società l’esistenza è ancora una lotta oggi come nel dopoguerra. La gabbia criminale di Alessandro Bastasi (Eclissi Editore) è una storia reale, tangibile, che mette in luce le grottesche acrobazie di chi vive solo per “la facciata”. Ma anche un viaggio a ritroso nel tempo in cui Alberto trova la voglia di rimettrersi in gioco e una nuova grinta per affrontare la vita, addolcita – ora – da una tenera e inaspettata storia d’amore. Un bel romanzo che potrebbe essere definito “noir sociale” e incatena il lettore fino all’ultima pagina.