Mostra: 208 - 216 di 320 RISULTATI

Scrivete al Governo di appoggiare la cultura in Italia!

Lunedì sera a Che tempo che fa è andata in scena una straordinaria pagina culturale. Di quella cultura viva, quella che fa bene all’anima, al cuore e alla bellezza del mondo. Una pagina ricca, una bella “prova”di via d’uscita da questa crisi che ha provocato, tra le altre cose, anche una profonda lacerazione del tessuto sociale. Barenboim e Metha, ospiti di riguardo ma con la semplicità dei veri grandi, hanno planato con ricche parole sopra i nostri pensieri e li hanno depurati dall’inquinamento acustico delle frasi fatte. Scrivete al Governo! Ha esclamato Zubin Metha, una frase molto significativa per riappropriarci dei nostri diritti attraverso l’uso della penna scrivendo pagine nuove attraverso quel diritto alla cultura davvero bene comune.

Cultura: bisogno primario e vero motore di sviluppo

Il 15 novembre 2012, si sono svolti gli Stati Generali della Cultura presso il Teatro Eliseo di Via Nazionale a Roma.

Roma che nella giornata precedente è stata scenario di libere e pacifiche manifestazioni di studenti e professori, ma anche teatro di scontri accesi e forti dissensi per questa crisi che avanza e toglie vitalità agli Italiani e al loro sviluppo, ma anche all’Europa e ai cittadini europei.

Una cometa da seguire: La chiara traiettoria di Niccolò Fabi

Le canzoni di Niccolò Fabi sono come un buon vino. Sprigionano sapori che fanno pensare alla terra, alle terre più diverse. Al sapore del silenzio di un navigatore solitario in un viaggio che trova senso solo in se stesso, nell’essere viaggio. Sono poesie che entrano nell’anima che fanno compagnia con forza rara e trasparente. Una traiettoria chiara ed intensa in un universo di coerenza senza mai cedere alla società dell’apparire. Niccolò non risente delle trasformazioni mediatiche.

Crocetta e non “crocetta”, Le sorprese dell’astensione

Nel momento in cui si scrive si attendono i risultati delle elezioni regionali siciliane. Se il dato fosse confermato credo che la tutto il mondo politico debba fare una profonda riflessione; soprattutto non più operazioni cosmetiche una vera ricostruzione epocale. La gente ha dato il proprio segnale. Non è andata a votare e se è andata ha votato in modo nuovo. Questo ha un significato davvero importante poiché la “vecchia” politica “castista” e “classista” è in stato di decomposizione avanzato e questa tornata elettorale potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione copernicana. Nulla ormai può essere come ieri.

Più libri meno carcere

In Brasile i detenuti che leggono un libro al mese possono ottenere una riduzione della loro pena. Si tratta di un esperimento, per ora attuato in quattro case di detenzione. E’ necessario che i detenuti scrivano, ad ogni libro letto, una relazione «con proprietà di linguaggio e accuratezza, dimostrando di averne compreso il valore e il senso». Ogni anno possono ottenere fino a un massimo di 48 giorni di libertà.

Quando il sistema paese non fa più sconti alla politica.

I giovani di Confindustria attaccano a testa bassa. La parola ‘sconti’ non c’è nel vocabolario esibito nel tradizionale convegno autunnale a Capri. Se la platea schiuma rabbia, il presidente degli under 40 confindustriali, Jacopo Morelli, ne interpreta i sentimenti distribuendo scudisciate a tutti. Al il governo che ha fatto crescere la pressione fiscale sulle imprese fino al 68%, per cui non si può più parlare di tasse, ma di «confisca». Alla politica fatta di «ladri, ignoranti, incapaci che devono andare via», perché «siamo disgustati dall’idea che la carica pubblica sia la scorciatoia per arricchirsi e chi lavora non è più disposto a sostenere così tanti parassiti».

Quando la società civile non fa più sconti.

Le ultime vicende politiche, in particolare quelle relative alla Regione Lazio, ci fanno capire che la politica italiana ormai è arrivata al punto critico dell’indice di credibilità, oltre il quale c’è un irreversibile “non ritorno”.
< Non tutti i politici agiscono allo stesso modo, ma purtroppo i disonesti prevaricano sugli onesti che non sempre hanno la volontà o il coraggio di denunciare i loro “colleghi di lavoro” che, volendo tutelare solo i propri interessi, arrecano danni morali e materiali alla intera collettività. Non è tollerabile! Occorre che la politica torni ad essere il carburante del motore della nostra nazione, senza che costantemente si debbano aggiungere additivi per migliorarne la qualità, nei momenti in cui il numero degli ottani è basso, costringendo la “macchina Italia” a fermarsi e ripartire con affanno.

Il valore del patrimonio culturale tra sviluppo e memoria

Di Antonio Capitano e Marianna Scibetta

“Tutto il nostro passato è con noi, e per vederlo non dovremmo far altro che voltarci”

H. Berson, Il cervello e il pensiero.

Ci sono dei libri che arrivano al momento giusto. Arrivano quando l’attenzione dell’opinione pubblica è rivolta su altre materie considerate da sempre più importanti. Ma spesso le cose più importanti sono quelle che danno ancora un senso a questo nostro Paese che più passa il tempo e più sta franando sotto i colpi di una patologica inerzia che infligge il colpo di grazia su queste precarie fondamenta.

michela murgia

Ma le donne sono ancora invisibili

di Michela Murgia

Per poter dare il concorso per diventare insegnanti si dovranno studiare 35 scrittori italiani, di cui solo una è donna: Elsa Morante. E’ un fatto di questi giorni e il mondo intellettuale ci si è scomposto poco, fatte salve le donne intellettuali, che giustamente pretendono che lo sguardo sessista cambi di più proprio dove pretende di formare gli sguardi degli uomini e delle donne che verranno.