Mostra: 118 - 126 di 320 RISULTATI

Giornata mondiale della poesia 2015 Unesco. Per Alberto Bevilacqua

La “nostra” giornata mondiale della poesia, Unesco, è dedicata ad Alberto Bevilacqua.

Alberto Bevilacqua è nato a Parma nel 1934, scrittore, regista e sceneggiatore, nonché poeta e giornalista. Nei primi anni cinquanta iniziò a pubblicare i suoi scritti su invito di Mario Colombi Guidotti, responsabile del supplemento letterario della Gazzetta di Parma. La sua prima raccolta di racconti, La polvere sull’erba (Sciascia, 1955, e Einaudi, 2000), ebbe l’apprezzamento di Leonardo Sciascia. Nel 1961 pubblicò la raccolta di poesie L’amicizia perduta (Sciascia). Il suo primo successo editoriale fu il romanzo La califfa (1964). Il romanzo seguente, Questa specie d’amore, vinse il Premio Campiello (1966). Di entrambi i romanzi l’autore stesso curò poi la trasposizione cinematografica, vincendo con Questa specie d’amore il David di Donatello per il miglior film. Nel 1968, con L’occhio del gatto ha vinto il Premio Strega.

Je m’appelle Hamed

La sequenza tocca lo stomaco. I due terroristi escono dall’auto che hanno rubato poco prima e kalashnikov al braccio, sparano ad altezza uomo contro un poliziotto di strada che cade a terra colpito. Urla dal dolore mentre i due incappucciati e vestiti di nero si avvicinano. Uno dei due gli passa accanto e con naturale freddezza lo finisce sparandogli alla testa.
Questo è accaduto a Parigi solo qualche ora fa. Il resto è la cronaca.

Il mio libro dell’anno di un paio di anni fa è stato Straniero alla mia storia di Aatish Tasser, un giornalista inglese di origini pachistane del Punjab, la regione insanguinata del nord Pakistan. Molti, forse, ricorderanno il nome di suo padre, Il governatore della regione Tasser assassinato dalla sua guardia del corpo all’indomani della sua presa di posizione a favore di una donna violentata da un fondamentalista che rischiava pure la pena di morte per aver denunciato il suo aguzzino.>>

Buon anno nuovo a tutti

Tra bilanci e nuovi slanci

I primi fanno fatica a quadrare. Lo dicono tutti. Lo diciamo anche noi. Sugli slanci molti hanno appeso le scarpe ai chiodi e mollato la spugna. Noi no. Siamo in pieno tsunami… cambierà il modo in cui leggeremo e gli editori pubblicheranno. Non il senso e la ragione per cui si è editori, autori o lettori. La vita nuova si affronta. L’aurora va forzata.

Il libro, sia esso cartaceo o in formato digitale, non è uno strumento neutro per la democrazia di un Paese.

Questo noi lo abbiamo capito 10 anni fa quando abbiamo scelto di metter su una comunità di lettori dal nulla, di farlo come una scommessa senza scopo di lucro. Come una porta aperta alla gente come lo sono, del resto, le nostre librerie.. Una porta aperta alle frontiere della letteratura, della storia e delle geografie, come dice il nostro manifesto.>>

Una pagina memorabile di televisione

Terminata la serata si fanno i conti con l’audience e con tutto il resto. Cento minuti volati via per magia… per miracolo. Non mancheranno i critici, per ragione o per preconcetto. C’è chi è critico per forza, chi per servizio, chi per arruolamento, chi per sport, chi per partito (vedi Fico) preso. Chi, pure, non ha gradito i quattro “aiutanti” da citati da Benigni. Per i librai in ascolto, eccoli: il poeta Franco Marcoaldi, la Bibbia del Mulino, la giornalista e saggista Silvia Giacomoni con la Bibbia edita da Salani e la storia di Mosè; il pastore valdese Paolo Ricca; la Bibbia cur. CEI. Ma i Comandamenti sono di tutti, non di qualcuno.>>

I tanti amici di BookAvenue.

L’altro ieri 5 dicembre c’è stato un vero e proprio boom di visite: circa 13000 in un giorno. Quelle 3000 visite da Palo Alto in California non ci hanno ingannato: sono state un tentativo si spamming non riuscito grazie ai sistemi di sicurezza del sito. Ma quelle 4500 dall’Italia, invece, sono vere (1000 delle quali solo tra Roma e Milano come si vede nella foto accanto).>>

Roma. Come fare soldi sulla pelle degli immigrati (e non solo)

“Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno”. Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, intercettato svela qual è la sua principale fonte di guadagno, la gestione dei centri di accoglienza per rifugiati e immigrati, quella dei campi rom e dei servizi come lo smaltimento dei rifiuti e delle piste ciclabili.

Fuoriclasse. Carnefici e cattivi Maestri

Qualche giorno fa ho commentato una indagine sulla caduta dell’istruzione nel nostro paese in occasione di una ricerca sulla stampa. Torno sul tema ospitando l’articolo di Valerio Anastasio su LiveSicilia.net. Leggendolo ci si chiarisce ancora un po’. mg

Ci sono storie che si svolgono su due palcoscenici, quella di Vincenzo è una di queste. A Pianura si consuma il primo atto del dramma di un ragazzo brutalmente seviziato dall’indifferenza più che dalla crudeltà, ferito nell’animo prima ancora che nel corpo. Le storie di ragazzini derisi poiché grassi, chiusi, timidi, o solamente lontani dallo stereotipo che ne garantisce l’accettazione da parte del gruppo, l’accesso al nucleo ristretto di chi conta, non sono di certo espressione del mutato assetto della società.