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Agli antipodi di Marlowe per capire (forse) Frank Spada

Già da tempo i fedeli lettori di Frank Spada caldeggiavano un nuovo libro che proseguisse la fortunata trilogia di Marlowe (Marlowe ti amo, Dimmi chi sei Marlowe, Doppio Marlowe) e Frank Spada li ha accontentati, ma a modo suo, con ironia e giocosità. E’ nato così Agli antipodi di Marlowe (prove di scrittura), un libricino appena uscito per i tipi della Robin Edizioni, che raccoglie 12 racconti scritti dall’autore friulano tra il 2009 e il 2010, accompagnati da due divertissement: una “possibile” nota dell’editore e il primo articolo “uscito” il 21 maggio 2010 sul San Francisco Chronicle a firma del capo redattore H. Whitish in relazione alla domanda “L’ultimo romanzo di Frank Spada resterà incompiuto?”.

Splendore. Il nuovo libro di Margaret Mazzantini

Anticipazione. Da oggi in libreria il libro di Margaret Mazzantini che si annuncia “forte” e bellissimo.

Guido e Costantino nascono nello stesso palazzo, a Roma. Guido abita all’ultimo piano, è figlio unico, la sua mamma è un’attivista molto radicale, sempre presa da grandi battaglie che la tengono lontana da lui, e anche suo padre lavora moltissimo. Le sue giornate dopo la scuola trascorrono in solitudine nella grande casa ombrosa, aspettando per ore il rientro dei genitori mentre la tata di turno stira nella sua stanza. Costantino, invece, è il figlio dei portieri dello stabile.>>

Roberto Cerati, monaco laico dei libri

di Roberto Cicalà

Dalla Cattolica all’Einaudi la lezione di un grande “maestro in ombra” dell’editoria. Il ricordo del suo ritorno in università per incontrare i giovani del Laboratorio di editoria che poi hanno dedicato molti studi alle carte dello Struzzo

«È una vera felicità fare il mestiere della propria passione» ama dire citando Stendhal il «piccolo monaco del libro», come Giulio Einaudi chiama il suo alter ego, per mezzo secolo l’assistente più stretto, al quale nel 1999 passa il testimone di presidente della casa editrice. Il novantenne nerovestito e dallo spirito candido Roberto Cerati, uno dei protagonisti dell’editoria novecentesca, il 22 novembre 2013, quando i giornali celebrano gli 80 anni dello Struzzo, sfoglia l’ultima pagina del libro della sua vita. Lo chiude dopo le migliaia di volumi fiutati con curiosità, promossi con passione tra i librai e, avendo calibrato le tirature, venduti a quel «pubblico Einaudi» creato proprio da lui, l’inventore delle prime edizioni subito tascabili, tentate la prima volta con La storia di Elsa Morante, nel ’74, con un successo arrivato in verità dopo una sua opposizione. Perché credere nelle idee significa anche saperle cambiare.>>

Non sappiamo più sognare altri mondi

Un tempo si sosteneva che “tutto è politica”. Ora che nulla lo è più, domina il conformismo.

In che mondo viviamo? Si vada al cinema a vedere i film premiati nelle due più importanti rassegne italiane, quella di Venezia e quella di Roma. Documentari sulla vita miserevole che si svolge lungo il raccordo anulare di Roma; sguardi dal finestrino di un tir su anonime esistenze.

copertina di alice munro, danza delle ombre felicei

Danza delle ombre felici

Dopo cena mio padre fa: – Scendiamo a vedere se c’è ancora il lago? – Lasciamo mia madre a cucire sotto la lampada in sala da pranzo; mi fa dei vestiti per l’inizio della scuola. A questo scopo ha disfatto un vecchio completo e un vestito scozzese che erano suoi, e ora le tocca ingegnarsi per tagliare e ricucire oltre a farmi stare in piedi a girare su me stessa per interminabili prove mentre io, ingrata, sudo e mi lamento perché la lana prude e mi viene caldo. Lasciamo mio fratello a letto nel piccolo portico chiuso al fondo della veranda, e certe volte lui si inginocchia sul lettino, preme la faccia contro la zanzariera e frigna: «Portatemi il gelato!», ma io gli rispondo: «Tanto dormirai già», e non giro neanche la testa.

I quindici racconti di Danza delle ombre felici sono la prima raccolta di racconti di Alice Munro uscita nel 1968.
La scrittura della Munro sorprende ogni volta per il modo in cui riesce a imporsi con disinvoltura. Il suo tocco delicato porta con sé una sorta di libertà gioiosa, garbata, ma anche qualcosa che mai avremmo ritenuto possibile.

La scomparsa di Roberto Cerati

E’ morto Roberto Cerati.

Ai molti che non sono interessati ai libri, a quelli che leggono un libro ogni tanto, a quelli che non leggono affatto ( e sono tanti, troppi, in questo Paese) e ai tanti che fingono di interessarsene, questo nome dirà assai poco. Per chi ne ha condiviso la passione perchè ha avuto l’onore di lavorarci assieme, ai tanti che vogliono bene ai libri perchè hanno imparato a farlo dalle sue parole e dal tanto altro che si appreso da lui, rimarrà un debito di riconoscenza enorme. >>

Parte oggi la 5a edizione del BookAvenue Book Festival

 

 

 

 

Dal 18 Novembre si aprono le porte del Prefestival della 5a edizione dell’evento che ha cambiato il modo di pensare ad un Festival letterario. Fino al 27 Novembre sarà possibile iscriversi gratuitamente e inserire i contenuti relativi ai libri di esordio e, da quest’anno, sarà possibile presentare i libri in video tramite le tecnologie in uso secondo le linee guida e suggerimenti che gli autori troveranno sul sito.

Nel corso della sua breve storia, il Bookavenue Book Festival è cresciuto rapidamente in termini di dimensioni e portata, tanto diventare una festa: la più grande e dinamica del suo genere nel nostro paese. La prima edizione del Festival ha ospitato solo 20 ‘Incontri con l’Autore’ ma ha fatto partecipare circa 15000 persone che a vario titolo hanno visitato le pagine dedicate all’evento nei soli tre giorni della sua durata. Oggi alla 5a edizione tracciamo un piccolo bilancio di un vero affetto all’evento delle edizioni successive con i 50.000 visitatori medi nelle giornate di attività. Una folla vera alla quale va fin d’ora il mio personale e nostro ringraziamento.