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Don Winslow. Già marinaio, guida turistica, investigatore e finalmente scrittore

Don Winslow è abbastanza giovane per essere un celebrato autore dell’altezza di Ellroy, Connelly ai quali per altro dice di ispirarsi; è nato nel 53 a NYC ma cresciuto a Rhode Island. Prima di mettere a frutto il suo talento di scrittore, è stato un ricercato conduttore di barche per turisti entro le sei miglia marine nonché guida turistica per uomini avventurosi nella savana e di safari in Kenya. E’ stato pure un’apprezzato investigatore privato. Suo padre è stato un ufficiale di marina durante il secondo conflitto mondiale ed è stato quasi tutto il tempo dopo la guerra sui cacciatorpedinieri nella East Cost. La madre era di New Orleans. Si sposarono durante un congedo di lui. Si racconta che la nonna, una guaritrice, avesse lavorato per Carlos Marcelo, il capo mafia accusato dell’assassinio di Kennedy. La cosa, è quasi sicuramente vera.

Fuoriclasse. Carnefici e cattivi Maestri

Qualche giorno fa ho commentato una indagine sulla caduta dell’istruzione nel nostro paese in occasione di una ricerca sulla stampa. Torno sul tema ospitando l’articolo di Valerio Anastasio su LiveSicilia.net. Leggendolo ci si chiarisce ancora un po’. mg

Ci sono storie che si svolgono su due palcoscenici, quella di Vincenzo è una di queste. A Pianura si consuma il primo atto del dramma di un ragazzo brutalmente seviziato dall’indifferenza più che dalla crudeltà, ferito nell’animo prima ancora che nel corpo. Le storie di ragazzini derisi poiché grassi, chiusi, timidi, o solamente lontani dallo stereotipo che ne garantisce l’accettazione da parte del gruppo, l’accesso al nucleo ristretto di chi conta, non sono di certo espressione del mutato assetto della società.

Le parole giuste

C’è solo questa cosa in fondo, qui sul petto. Come quando quella volta in albergo stavo mescolando il latte nella tazza e il cucchiaino ha sbattuto contro qualcosa nel fondo come se ci fosse, che so, un’incrostazione, un grumo di zucchero rappreso.

Ricordo di aver lasciato il cucchiaino e aver guardato nella tazza con ribrezzo senza poter penetrare il bianco del latte. La mamma poteva pur continuare a parlare, ma io non l’avrei mai bevuto. Prendemmo un’altra tazza e versammo il latte lentamente. Il fondo era pulito, c’era solo una piccola imperfezione nella ceramica. Tutto qui.

Ecco, non so contro cosa sbatta il cucchiaio che mi sta rimescolando da ieri sera, so solo che se fossi una tazza di latte, sarebbe meglio che nessuno mi bevesse prima di aver verificato.

Era Ora!

(Fonte dati: Ibuk.it) Dopo l’incoraggiante riduzione delle perdite dei mesi estivi, Settembre finalmente registra il segno più, con risultati positivi sia a valore che a pezzi. Dopo otto mesi con il segno meno si registra un dato positivo: 2,25% a valore e 1,31% a numero di pezzi segno, tra l’altro, che il prezzo medio del mese ha avuto un ulteriore piccolo incremento.

Interessante il confronto tra Novità e Catalogo del solo mese di Settembre, che evidenzia un incremento rispettivamente del 4,5% e dell’1,1%.

I 54 Editori che rappresentano il 70% del Sellout perdono complessivamente l’1,37%.

Fuoriclasse

Una ricerca che dice la verità sullo stato dell’educazione.

Recentemente, in uno dei tanti incontri con le scuole organizzati nella libreria dove lavoro, abbiamo ospitato una V classe delle elemetari. A differenza di tutte le volte precedenti, saltava all’occhio la ragguardevole presenza di accompagnatori adulti, troppi per una pattuglia di una trentina di ragazzi. Ma tant’è.>>

Storia di un poeta in ostaggio che scrive con l’acqua: Liu XiaoBo

All’epoca di Mao non c’erano ricchi. Dal 1949 lo stato procedette a togliere tutti i beni e nazionalizzarli. La proprietà era vista come simbolo della classe sfruttatrice del proletariato. Durante le riforme agrarie le terre furono espropriate così come le fabbriche furono confiscate e “fuse” obbligatoriamente con le imprese pubbliche o comprate semplicemente dallo stato centrale. Il crollo dei beni di prima necessità rese tutti poveri. Proprio tutti quanti. Eppure, tutti cominciarono a gridare che il popolo non avrebbe abbandonato la lotta di classe.