
“… E quando avrò concluso le mie tre storie,
tu me ne racconterai una quarta.
Non sono bravo a raccontare storie.
Me ne racconterai una quarta, ripetè il mostro, e sarà la verità. La verità?
Non una verità qualsiasi. La tua verità … “
La grande letteratura valica i confini spazio-temporali nei quali vengono a volte esiliati i libri per ragazzi. Sette minuti dopo la mezzanotte è un capolavoro di grande letteratura oltrechè essere un libro per ragazzi.
Buona lettura piccoli e grandi lettori!

Un Azione Popolare contro il dissolvimento politico
Quante volte ho ripetuto, su queste pagine virtuali, che il talento si vede da subito. Non fa eccezione l’eroe, anzi, la coppia di eroi di questo giro. Lui e lei: Buddy e Ella Johnson formarono una coppia tra le più fortunate e di maggiore successo nella storia del R&B e della musica “big band” come dirò tra qualche riga. La sua passione, quella di Buddy intendo, per la musica, si sviluppò in giovane età, a 5 anni i genitori gli fecero prendere le prime lezioni di piano e durante l’adolescenza e coltivò il suo talento musicale componendo e arrangiando musiche per la chiesa della sua comunità e per gli spettacoli scolastici. Nel 1938 si trasferì a New York e l’anno successivo andò in tournée per l’Europa con la rivista del Cotton Club.
Un bambino ha piccole mani,
Nel momento in cui si scrive si attendono i risultati delle elezioni regionali siciliane. Se il dato fosse confermato credo che la tutto il mondo politico debba fare una profonda riflessione; soprattutto non più operazioni cosmetiche una vera ricostruzione epocale. La gente ha dato il proprio segnale. Non è andata a votare e se è andata ha votato in modo nuovo. Questo ha un significato davvero importante poiché la “vecchia” politica “castista” e “classista” è in stato di decomposizione avanzato e questa tornata elettorale potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione copernicana. Nulla ormai può essere come ieri. 
Ogni anno, come ben noto, ci sono sempre forti aspettative di vedere premiato con il Nobel lo scrittore che universalente riconosciamo come meritevole dell’ambito premio e sono diversi anni, per quello che mi riguarda, di vedere sempre queste aspettative deluse. Intendiamoci, non ho nulla da dire circa Mo Yan. Il suo nome giaceva nell’elenco ristretto degli accademici svedesi da tempo e, se devo dirla tutta, lo conosco – in senso preofessionale – certamente meglio di di una semiscosciuta come Herta Muller: chi diavolo è costei?, o del poesta dello scorso anno, Transtromer, chi l’ha mai letto? Da dove diavolo viene fuori?
Questa settimana Piccoli Lettori Crescono