Ferruccio Pinotti, Ugo Gùmpel, L’unto del Signore Rizzoli Di Berlusconi molto è stato detto e scritto. Ma pochi si sono soffermati sull’intreccio di rapporti che …
L’unto senza il Signore

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In questa sezione del sito raccogliamo il meglio delle nostre e vostre letture. Il libro vecchio o nuovo che ha animato le giornate di ognuno.
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Ferruccio Pinotti, Ugo Gùmpel, L’unto del Signore Rizzoli Di Berlusconi molto è stato detto e scritto. Ma pochi si sono soffermati sull’intreccio di rapporti che …
Stefano Livadiotti
Magistrati, L’ultracasta
Bompiani
Tutti i segreti di Vostro Onore e del suo Eldorado di privilegi. I meccanismi di carriera a prova di somaro. L’assenteismo da uffici del catasto. Gli stipendi, le indennità e i gettoni da nababbo. Il trucco della scala mobile mai abolita. I guadagni extra garantiti dalla politica e dalle imprese. Lo scandalo delle ferie lunghe come a scuola. Gli intrighi correntizi nelle segrete stanze del Csm, dove un mese di lavoro dura tre settimane. I verbali delle sentenze burla della sezione disciplinare, che assolve anche chi dimentica un detenuto in galera.
Massimo L. Salvadori
Democrazie senza democrazia
Laterza
Oggi viviamo più che mai in un’era di sacralizzazione della democrazia. Ma, mentre celebra i suoi trionfi, la democrazia è soggetta a così forti motivi di deterioramento da indurre a domandarsi se, sotto l’apparenza, non si celi una realtà che ne contraddice i principi e i presupposti istituzionali e sociali. Fatto è che le istituzioni degli Stati nazionali e la tradizionale divisione dei poteri non sono più in grado, come mostrato dagli eventi che hanno provocato la grande crisi economica del 2008, di regolare e controllare le decisioni dei centri di potere “irresponsabili” che presiedono alla produzione e all’allocazione delle risorse materiali, influiscono in maniera determinante sulla politica degli Stati, plasmano l’opinione pubblica, condizionano pesantemente i processi elettorali.
Alberto Statera
Il Termitario
Rizzoli
Le storie di maggiore interesse partono in provincia: è lì che, se si ha voglia di indagare, appare in tutta la sua evidenza, a destra come a sinistra, la questione immorale, l’essenza di un Paese alla deriva. E’ lì che domina un’altra casta, che viene ancor prima della politica e che anzi manipola e corrompe a piacimento i politici. E’ la casta dei “signori degli appalti”, quelli che delle aste e dei concorsi truccati hanno fatto una scienza, e che le mani sulle città le hanno messe da un pezzo e non intendono toglierle.
Elisabetta Ambrosi, Alessandro RosinaNon è un Paese per giovaniMaarsilio Dasempre sono i giovani la parte più dinamica di una società: sono loro a travolgere le …
Ma davvero è successo tutto questo? In un libro di novecento pagine, una cavalcata in quel vero romanzo che è stata l’Italia degli ultimi trent’anni. …
Dal 2006 al 2009, la storia in presa diretta di quello che siamo stati, e siamo, attraverso gli interventi di Marco Travaglio, le vignette di Vauro e le testimonianze dei giovani intervistati da Beatrice Borromeo nel programma ‘Anno Zero’ di Michele Santoro. Dalla stagione del governo Prodi al nuovo governo Berlusconi, con crisi economica (e non solo). Una finestra aperta e libera, che questo libro propone a futura memoria. “Stasera parliamo di mafia, o meglio: di lotta alla lotta alla mafia.”
Dicevano, in quell’indimenticabile 1989, che cambiare tutto, a partire dal nome, era l’unico modo per salvare la sinistra. Alla Bolognina andò in scena “la Svolta”: …
La breve favolosa vita di Junot Díaz “di Oscar Wao„ è un romanzo meraviglioso scritto in modo originale.
È divertente: sembra osservato e scritto per strada e spiega il ritratto comico di un disadattato domenicano di seconda generazione in una meditazione straziante sulla storia pubblica di un Paese: quello Domenicano, e riservata: sulle difficoltà di una storia familiare.
E’ un libro vibrante che è ben rifornito da una prosa che non da tregua alla lettura.
E’ confidenziale, nel senso che, descrive i parecchi decenni della storia di uno sconsiderato, e quella di un paese dove si narra di anime e maledizioni antiche del Kufù, (ma anche di incursioni sessuali all’università di Rutgers) ed evoca con perpendicolarità apparente che non richiede sforzo per capire i due mondi, i caratteri che abitano nella Repubblica dominicana, patria fantasma che modella gli incubi e i sogni di questa famiglia, e l’America (leggi, il New Jersey), la terra di libertà, speranza e possibilità luogo di fuga come componente della grande diaspora domenicana.