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“Ma continuai a guardare e mi resi conto che non era una finzione ma una notizia. Vidi crollare prima una e poi l’altra delle torri gemelle del World Trade Center di New York. E allora sorrisi. Sì, per quanto possa apparire deprecabile, la mia prima reazione fu di notevole compiacimento“
L’11 Settembre tra le altre cose ha ridefinito lo scenario delle nostre librerie, in cui per orientarsi verso i quattro punti cardinali tra titoli e copertine, non si utilizzano più gli schemi delle tensioni e delle contraddizioni di un mondo bipolare, ma nuovi titoli, nuove immagini, e nuovi fenomeni politici, religiosi e culturali.
Mohsin Hamid, Il fondamentalista riluttante


Giovane teologo si rinchiude nelle pagine che narrano vite di santi finché arriva una donna a portarlo di peso nella vita umana. Sembra poco, ma c’è dentro, appunto, la vita con le sue essenze inafferrabili, con i suoi strattoni, gli scossoni, gli strappi dolorosi.


I poeti Alberto Ramundo e Paolo Vachino fanno parte dell’associazione culturale onlus “L’officina” per la quale conducono laboratori di scrittura creativa con persone che vivono situazioni di disagio.Hanno realizzato diversi progetti (e ne stanno seguendo tuttora) con uomini e donne reclusi in carceri “normali” o di massima sicurezza.
Diego ha poco più di vent’anni ma ha già dovuto affrontare grandi dolori e scelte importanti, crescendo in fretta e trasformandosi da allegro e spericolato liceale in giovane imprenditore senza una famiglia alle spalle. Ciò che lo sostiene è il suo grande sogno, da realizzare a qualunque costo, e l’amore per Alice.

I tweet più famosi, gli hashtag, gli slogan (social) che hanno accompagnato il percorso del «libero e semplice» Matteo Renzi da Palazzo Vecchio a Palazzo Chigi. #ArrivoArrivo, di Grandi e Tallei, racconta cinque anni di comunicazione politica rivoluzionaria e innovativa. Quali che siano le sue convinzioni, a Renzi va il merito di aver svecchiato il burocratese dei palazzi, facendo entrare chiunque nelle sale dei bottoni. Compreso lo Studio alla Vetrata del Quirinale, da dove, durante il colloquio con Giorgio Napolitano per presentare la lista dei Ministri, l’ex sindaco di Firenze twittava #ArrivoArrivo (da qui il titolo del libro) a chi fuori si domandava il perché di tanto ritardo.>>
Una volta mi hanno spiegato la differenza tra scrittore e narratore. A me l’avevano detta meglio, ma io ve la rigiro così: il narratore è quello che ti fa voltare velocemente una pagina dopo l’altra perché sei curioso di vedere come prosegue la storia e come va a finire. Lo scrittore è quello che ti fa fermare su parole, frasi, suoni, metafore, immagini, riflessioni e… tutto.
Volete dieci motivi per leggere uno dei più famosi romanzi di Verne quest’estate? Pronti!