Immedesimazione, ecco quel che ti ci vuole. Sempre concentrato su te stesso, i tuoi bisogni, quello che vuoi o non vuoi fare. Ma chi ti circonda ha una vita parallela alla tua, ricordatelo, e se ti dice sì è solo perché è più accondiscendente di te, non meno esigente. Un buon esercizio letterario è “Canale Mussolini”, di Antonio Pennacchi: dopo la moda di liquidare sbrigativamente il fascismo, arriva uno scrittore e ti racconta dal di dentro perché Mussolini ebbe così successo. Puoi non essere d’accordo ma ti servirà ad accogliere dentro di te un altro punto di vista. Secondo noi e le stelle, potrebbe farti bene.
Canale Mussolini, Antonio Pennacchi
Come dice? Che così era peggio, era solo gente in più a spartirsi la fame? Per noi erano braccia, che le debbo dire; noi avevamo fame e ci servivano le braccia per produrre il cibo, la ricchezza. Ma anche adesso, non sono solo i ricchi a non fare più figli? Noi in Italia non ne facciamo più ma in Africa invece, che sono ancora poveri e s’affogano sulla via di Lampedusa per venire qui, continuano a farne come se niente fosse. Glielo vada a spiegare a loro che non li debbono fare. Secondo lei non lo sanno, quando mettono al mondo un figlio, che poi gli muore di fame o di Aids? È per questo che ne fanno tanti: “prima o poi qualcuno mi camperà”.