“Bologna meravigliosa” non è una delle tante guide turistiche più o meno approfondite dedicate alla città felsinea, piuttosto può essere definita una guida emozionale, un percorso narrativo – il libro raccoglie 36 racconti – alla scoperta delle suggestioni del capoluogo emiliano.
Cristina Orlandi miscela sapientemente ricordi personali e storie immaginarie facendoci conoscere il carattere dei bolognesi, il loro dialetto, le loro consuetudini.
Attraverso gli occhi dell’autrice vediamo i luoghi frequentati dai turisti come le due torri, Piazza Maggiore e il Nettuno, San Petronio e San Luca, i portici. Scopriamo leggende e modi di dire e ci soffermiamo attoniti di fronte a due ferite che la città non può dimenticare: la strage di Ustica e quella della stazione ferroviaria, avvenute a poche settimane di distanza nel 1980. Ma i bolognesi si rialzano sempre rimboccandosi le maniche col sorriso sulle labbra. Perché una delle caratteristiche di questa città opulenta e colta è l’ironia. E da bolognese DOC Cristina Orlandi sa raccontare la sua città con umorismo, affetto e poesia.
Un libro avvincente come un romanzo che consiglio sia a chi vuole conoscere Bologna in maniera alternativa, sia a chi – come me – frequenta e ama questa città.
“Bologna meravigliosa” fa parte della collana Radici di Edizioni della Sera che racconta in maniera inconsueta anche Padova, Venezia, Trieste e Milano. La prefazione del libro è di Marilù Oliva.