(da: Il Post) Elisabetta Sgarbi, direttrice editoriale di Bompiani, e gli editor Mario Andreose e Eugenio Lio si sono dimessi, lunedì 23 novembre, da Bompiani (Rcs Libri) e hanno annunciato la nascita di La Nave di Teseo, «una nuova casa editrice indipendente di narrativa, saggistica e poesia, italiane e straniere», si legge nel comunicato.
La Nave di Teseo inizierà a pubblicare nel maggio 2016, la sede è a Milano, in via Stefano Jacini 6, proprio dietro piazza della Scala. La notizia era attesa almeno dall’inizio di ottobre, da quando cioè è stata annunciata l’acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori, di fatto la fusione delle due più grandi case editrici italiane.
Nei primi mesi del 2016, l’Antitrust dovrebbe pronunciarsi per stabilire se la concentrazione di mercato controllata da Mondadori eccede la percentuale stabilita per legge. Il giorno dopo l’annuncio dell’operazione, Sgarbi aveva rilasciato un’intervista a Il Libraio in cui si definiva «molto preoccupata» per ciò che stava avvenendo. In merito alla fusione tra Mondadori e RCS Libri, il ministro della Cultura Dario Franceschini – peraltro autore Bompiani – aveva detto di vedere “rischi sul delicato mercato dei libri”. La decisione di Elisabetta Sgarbi e dei suoi segue quella di Adelphi, annunciata nei giorni stessi dell’acquisizione.
Oltre a Sgarbi, Andreose e Lio, tra i fondatori della nuova casa editrice ci sono Umberto Eco, Sandro Veronesi, Furio Colombo, Edoardo Nesi, Sergio Claudio Perroni, e alcuni imprenditori ancora anonimi tra cui il finanziere Guido Maria Brera e gli editori francesi Jean-Claude Fasquelle e sua moglie Nicky. (Jean-Claude Fasquelle è il presidente onorario, e fino al 2000 è stato direttore generale, delle éditions Grasset, la casa editrice francese di Umberto Eco).
Tra gli autori che lasciano Bompiani – oltre a Umberto Eco, Sandro Veronesi, Furio Colombo, Edoardo Nesi – ci sono Pietrangelo Buttafuoco, Mauro Covacich, Nuccio Ordine, Carmen Pellegrino, Lidia Ravera, Vittorio Sgarbi, Susanna Tamaro. Tra gli stranieri, Michael Cunningham, Hanif Kureishi e Tahar Ben Jelloun. Ma ancora non è chiaro se nella nuova casa editrice portano con sé anche la cosiddetta “backlist”, cioè i vecchi libri in catalogo, cosa che almeno nel caso di Umberto Eco – con bestseller come Il nome della rosa e Il pendolo di Foucault – farebbe la differenza per stabilire le reali dimensioni del nuovo progetto. Non compaiono nella lista di chi lascia Bompiani, Antonio Scurati, Andrea De Carlo e Alain Elkann, tra gli italiani. Joel Dicker, Paulo Coelho, Jonathan Lethem tra gli stranieri.