Il romanzo epistolare del generale Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos, titolo originale Les liaisons dangereuses, è uno di quei libri che bisogna leggere nell’arco di una vita, anche se è stato scritto molte vite fa, nel 1782 per la precisione. L’autore era un militare, non uno scrittore “di professione”, sicuramente penne più illustri, come quella di Diderot o de Sade, hanno analizzato con la stessa spietata freddezza gli abissi più oscuri dell’animo umano.
È altrettanto certo che il terzo millennio offra abbondanza di fonti, non solo letterarie, in grado di raccontare le nostre meschinità.
Ma quante di esse saranno in grado di deliziare e sconvolgere a oltre due secoli dalla stesura? Perché l’opera di De Laclos è ancora capace di colpire e distruggere come una cannonata?
Perché il Generale è un grande, crudele stratega. Come tutti i seduttori, come molti suoi personaggi.
Ammanta, avvolge con inebrianti giri di parole che abbagliano, risplendono, stordiscono riga dopo riga, senza mai far venir meno il suo sguardo spietato, scientifico, da vero Illuminista che viviseziona senza pietà uno stile di vita. L’aristocrazia della Francia dei Borboni ci viene mostrata per quel che è sotto le parrucche, gli abiti eleganti, la cipria e i profumi: una classe decadente, quasi agonizzante, di uomini e donne viziati, superbi e deboli, in lotta con i loro istinti e un esercito di pulci. Ci vuole davvero poco a rendersi conto quanto sia infinitesimale la distanza tra quell’epoca e la nostra: touché!
Per dirla in termini più contemporanei, Les liaisons dangereuses è un reality show su carta: ci si può scandalizzare dei protagonisti quasi tutti giovani e bellissimi, proprio come in certi programmi televisivi, immergersi nei fatti loro spiando dal buco della serratura delle loro lettere. Ci sentiamo liberi di giudicarli, li dividiamo in “buoni e cattivi”, parteggiamo per i primi e rimaniamo incollati alla pagina (o al teleschermo) per merito dei secondi.
Le vicende vengono inquadrate da varie angolature affinché nessun particolare sia perduto: sono preannunciate, organizzate, resocontate, ma mai vissute “in diretta”, le conosciamo nei minimi particolari, ma sempre un po’ prima o un po’ dopo che si verifichino, così i personaggi rimangono isolati, apparentemente distaccati da noi, come se non ci rappresentassero, mentre in realtà l’unica cosa vera, e tragica, è la parte di noi stessi che ritroviamo in ogni vicenda, nel romanzo come in TV.
Lettera dopo lettera davanti ai nostri occhi si inseguono gelosia, volontà di possesso, debolezza, ingenuità, cinismo, litigi, cotte, tentennamenti, antipatie, tutto abilmente orchestrato da un raffinatissimo regista in grado di svelare e celare, illuminare e abbagliare a suo piacimento. E catturarci, come mai nessun reality o nessuna realtà potrà fare.
INFORMAZIONI EDITORIALI
Titolo: Le relazioni pericolose
Autore: Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos
Traduttore: Bruno Nacci
Editore: Giunti
Collana: BIG Biblioteca Ideale Giunti
ISBN – EAN: 9788809033849
Pagine: 476
Prezzo indicativo: € 7,90 circa
Grazie, troppo buoni!
Leggere e parlare di libri mi fa sentire come una bambina alle giostre, approfitterò volentieri della vostra pazienza.
Un abbraccio a tutti.
Bentrovata cara Silvia. Benvenuta tra questa pagine e tra questa gente.
Michele
Grazie per l’ottimo articolo e la tua preziosa voce. Benvenuta, Livia cara!