Voglia di antico, voglia di sospiri sui petti e di mani incrociate in grembo. Voglia di bauli e scrivanie intarsiate dove scrivere con penne di piuma e calamai preziosi. E ancora, voglia di tende pesanti smosse dal vento e di batticuori in riva al fiume. Eccoti fotografato, Sagittario. E noi ti veniamo incontro con poesie sublimi, che ti porteranno proprio lì dove vuoi andare tu.
Parisina, George Byron
V
Ed Ugo sta nel solitario letto,
d’un altro uomo ad agognar la sposa.
Frattanto Parisina il capo posa
di suo marito sul fidente petto.
Ma mentre dorme par febbricitare,
la guancia rossa nel sogno agitato,
e fa un nome nel sonno concitato,
che di giorno non osa sussurrare;
palpita per chi è lungi, ma il suo cuore
Parisina lo stringe al suo signore.
Lui si desta all’abbraccio ed è felice:
crede i sospiri e la calda carezza
quelli che normalmente benedice,
e quasi piange per la tenerezza
sopra la donna che gli dorme accanto
e che pure nel sonno lo ama tanto.