Paolo, il protagonista di questa storia di amicizia e conquiste, è come la Primavera: è una gemma che deve schiudersi. Sono foglie strette le sue, una chiara difesa, ma con delicate parole, Paolo comincerà ad avvertire un calore nuovo e rivelerà quello che ha dentro, i suoi veri colori.
Di colori all’inizio ne ha solo uno e non gli piace. Infatti, in modo quasi segreto, coltiva sogni e interessi, ma ha anche vuoti dolorosi da colmare e paure: tutto questo arriva fuori solo colorando le orecchie, di un rosso intenso. La timidezza di Paolo è la stessa di chi è più riservato e che magari si sente incompreso. Solitamente i ragazzini così sono il bersaglio preferito dei bulli, come il Trio, il gruppetto di prepotenti che prende di mira, appunto, Paolo.
Lo sappiamo bene, il “gruppo” è vigliacco e senza un leader che istiga, presi singolarmente, sono tutti compagni innocui. Anche in questa storia quindi incontriamo la difficoltà di sopportare i dispetti, le prese in giro e questa terribile colorazione di orecchie, che segnala, come un fanale, la fatica e la frustrazione.
Paolo quindi si chiude volentieri nel suo riccio, ha i ricordi di un nonno amatissimo, recentemente scomparso, e poter pensare a lui costituisce un’altalena di emozioni forti. La figura amorevole e interessante del nonno continua a sopravvivere nella ricerca e nella cura degli insetti: un mondo così vario di forme di vita bizzarre e di colori sorprendenti. Paolo dedica tante attenzioni a questo impegno, è quasi una missione, e riserva la stessa cura sia a casa sia nel boschetto proibito della scuola, in cui si reca furtivamente per collocare e mantenere in modo corretto i gusci di noci e nocciole, affinché gli insetti possano ripararsi dal freddo e deporre le uova per la nuova generazione che scorrazzerà in primavera.
Andare a scuola però è davvero un tormento: Paolo proprio non la ama, l’unico interesse è per il boschetto, tutto il resto invece lo tollera appena. La maestra sarebbe pure simpatica, ma a volte assume un atteggiamento materno che lo infastidisce. Insiste nel volergli estrarre parole e confidenze che lui non vuole concedere, a nessuno.
Finalmente conquista un banco da solo, può stare tranquillo. Peccato che arrivi subito un nuovo compagno: Sami.
Essere accogliente non è nelle corde di Paolo, inoltre questo nuovo compagno è strano, bizzarro, ha uno zaino imbarazzante e non fa altro che attirare ancora di più l’attenzione del trio dei bulli della classe. Non ci mancava altro!
Come inizio per una nuova amicizia non c’è male.
Sami proviene dalla Siria, è dovuto scappare con la famiglia a causa della guerra, ma il padre non li ha potuti seguire, ha scelto di aiutare le persone nel suo paese, quindi Sami ha un vuoto e un dolore molto grandi. Durante la lettura in classe di Il Mago di Oz,, Sami ha una intuizione grandiosa per cui comincia a prendere appunti e chiede l’aiuto di Paolo, che a questo punto non riesce più ad ignorare il nuovo compagno di banco, come vorrebbe continuare a fare. E lo chiama pure “Baulo”. Il fastidio di Paolo è ancora forte. Sami però ha in testa un progetto pazzesco, che prevede l’uso di un tornado vero!
Il tifone arriva davvero, quello figurato, che travolge Paolo, Sami, Alice e tante altre persone: una piccola comunità internazionale. L’amicizia e la collaborazione fatica a penetrare le varie barriere che si frappongono. Sono barriere riscontrabili nei timori, nella timidezza, nella diffidenza, nell’egocentrismo, nella mancanza di volontà e di ascolto. Arriva per gradi ma alla fine passa, anzi, spazza via tutte le riserve che intralciavano questo importante scambio, con un tornado di emozioni forti e liberatorie. Quando i due ragazzi decidono di aiutarsi davvero, coinvolgeranno anche i familiari e i vicini del condominio multietnico dove vive Sami. Ogni confine immaginario o reale è irrilevante, sono linee che si allargano, inglobando tutti, creano un cerchio di alleanza e condivisione, nel concreto è formato solo da un cortile, quello di Sami. In questo spazio, ricco di lingue, colori e odori variegati, i progetti irrealizzabili, come quello di volare su di una scatola di legno fino in Siria, si infrangono ma da quell’idea iniziale si liberano le confidenze inespresse e i desideri nascosti. È una richiesta di aiuto detta e ascoltata. Riconoscere il dolore fa bene. Gli amici fanno bene.
La storia dell’amicizia tra Paolo e Sami ha tempi prudenti e quindi più lenti. Non scatta subito, almeno finché un muro ideale pare renderli separati, diversi, quindi distanti. Il loro principale punto in comune, non detto, è il bisogno di riempire un vuoto affettivo. Lo colmeranno reciprocamente, con slanci di fiducia e amicizia sincera. La richiesta di aiuto di Sami, per realizzare un mezzo di trasporto improbabile, è il pretesto per costruire una nuova vita in Italia, con nuovi amici e purtroppo senza il padre, almeno per ora.
Alla fine, come per le assi di legno raccolte, ogni pezzo trova il suo posto, e il lettore non può far altro che partecipare alla festa dell’epilogo. Con la fine del libro, inizia il nuovo cammino dei protagonisti, che regala una luminosa speranza.
Informazioni tecniche
Titolo: Un tifone in arrivo.
Autore: Cristiana Pezzetta.
Illustratrice: Silvia Fabris.
Editore: Buk Buk.
Codice: EAN 9788898065134
Formato: 20x14cm. brossura, copertina flessibile.
Pagine: 110
Prezzo indicativo: € 9,90
Età di Lettura: dai 9 anni