La self-society alla conquista del mondo

folla

Si va dall’autoscatto all’autopubblicazione passando per i talk show dove si ascolta solo se stessi. Il mondo ormai siamo… “io”

Non che sia una novità il cosiddetto «selfie», da anni non si fa altro, da quando abbiamo incorporato le macchine fotografiche negli smarthphone e la possibilità di pubblicare foto nei social network.
Insomma la nuova era, già iniziata, di questa spumeggiante self-society, non sarà quella del self-reading? Naturale conseguenza del self-pubblishing, che significa dilettantismo di massa neppure più distinguibile come tale perché non c’è più nessuno a distinguere niente. Cogito ergo sum, ergo scrivo, ergo mi autopubblico, ergo mi autoleggo e chi s’è visto s’è visto. Stringi stringi: che bisogno c’è dell’editore? Mi pubblico io. Che bisogno c’è del lettore? Mi leggo io. Infatti da anni in editoria non si sente più parlare di «passaparola», cosa volete che passino. A me, per esempio, arrivano solo richieste di aspiranti scrittori che vogliono essere letti. Visto che scrivono a uno scrittore hanno letto mezzo mio libro, sono miei lettori? Ci mancherebbe, non fanno neppure finta.  È il nuovo upgrading culturale, il livellamento di ogni gerarchia all’interno di un’unica gerarchia globale, l’auto-individualismo senza individuo.

Chi ben comincia…

Vi segnaliamo cinque nuovi libri non ancora premiati dalle classifiche ma che ci piacerebbe vedere in elenco, con cui ben iniziare l’anno.

 

1. Tempo di imparare di Valeria Parrella (Einaudi, 17,00 euro)

«Sulla superficie del tuo viso c’era l’impercettibile felicità che io ho potuto cogliere. Dentro, nella profondità, lo sai solo tu cosa c’è. E questo è il nostro confine». Fuori/dentro è il confine che c’è sempre tra madre e figlio. Ma quel confine è ancora più potente se il figlio ha un handicap, se da quando è nato Arturo, che con zaino e matite appuntite affronta la prima elementare, sua madre passa da una Asl all’altra – in luoghi che hanno vetri tenuti dallo scotch, logorati dal dolore prima che dall’usura – a richiedere quello che la riga “asfissia alla nascita” della cartella clinica la costringe a chiedere. Il nuovo romanzo di Valeria Parrella continua da dove si è interrotto Lo spazio bianco. Quella era la storia di un figlio nato prematuro.

Dove lasciare il nubilato (o il fidanzato) con una festa glamour. La guida per questo e per altre mille occasioni

Una giornata di pioggia, un momento di malumore, un appuntamento annullato? Un modo intelligente per trasformare un po’ di tempo libero in una pausa rigenerante puo’ essere quello di rifugiarsi in un caffè accogliente. Ci suggerisce i locali giusti, in un tour attraverso l’Italia che esplora i posti del cuore, Isa Grassano, giornalista lucana di nascita, residente a Bologna ed esperta in viaggi. Ne scrive da anni su quotidiani e riviste. Suggerimenti tavolta inediti, curiosi, mai scontati. Ma Isa Grassano è anche l’inventrice di guide originali, come appunto questa suo ultimo libro, Colazioni da Tiffany, edito da Newton Compton.

Silvia Belcastro

Silvia è nata a in quella splendida città che è Ferrara nell’80 senza capelli e con un’innata inclinazione artistica. E se la testa si è successivamente coperta di una nuvola di ricci, l’inclinazione artistica non è più stata intaccata. Negli ultimi dieci anni ha alternato diverse esperienze artistiche lavorando sempre, parallelamente, come editor. Alla ricerca del mezzo espressivo più adeguato, le sue incursioni nel teatro, nella musica e nell’arte figurativa sono durate molto tempo ma l’hanno infine riportata alla sua passione originaria: la letteratura.

Eppur si muove. Le misure del governo a favore dei libri

Si chiama “Destinazione Italia” ed è il nuovo decreto del governo Letta, il primo atto in ottica crescita varato dall’esecutivo dopo la conferma della fiducia da parte di entrambe le Camere, avvenuta mercoledì 11 dicembre.

In realtà, il progetto che prende il nome “Destinazione Italia” è composto da due atti approvati mercoledì dal Consiglio dei ministri: un decreto e un disegno di legge, che, in giornata, sono rientrati nel punto all’ordine del giorno del Cdm così anticipato: “interventi urgenti di avvio del Piano “Destinazione Italia”, per il contenimento delle tariffe elettriche, gas ed RC-auto, per l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO 2015.>>

Otto giorni per una vita, neanche un minuto per questo libro.

E’ passato moltissimo tempo dall’ultimo libro inserito a pieno diritto nella rubrica “il libro più brutto del mondo” (quello della Thompson Walker) e pensavamo che la serie fosse terminata, a tal punto, che stavamo per decidere di chiudere questa rubrica che il nostro sito dedica ai controversi capolavori che la letteratura recente ci regala. Ci è venuto in soccorso Antonio Jorio, al secolo, uno dei protagonisti del Trono di Uomini e Donne. Il suo fascino indiscusso, il suo savoir faire e la sua parlantina sciolta, gli hanno permesso di far cadere ai suoi piedi una donna dopo l’altra.

Il mondo salvato dai ragazzini. I numeri della crisi

I piccoli e medi editori? Perdono meno dei grandi in termini di fatturato, “salvati” dai libri per ragazzi. Con una sorpresa: il canale in cui pesano di più è l’online. La conferma viene dall’indagine Nielsen presentata oggi a Più libri più liberi – la Fiera nazionale della piccola e media editoria in programma fino all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’EUR – che fotografa il mercato del libro (venduto, a prezzo di copertina) nei canali trade (librerie, online, grande distribuzione) sino a fine ottobre e, nello specifico, indaga il segmento della piccola e media editoria, utilizzando il campione omogeneo di circa 400 editori espositori di Più libri più liberi.