Pro captu lectoris habent sua fata libelli: se l’abbiamo trovata in latino, questa celeberrima citazione, potrebbe significare anche che i premi letterari esistono da tantissimo tempo: che un riconoscimento a opere o autori da parte di un collegio di lettori cosiddetti qualificati – giuria tecnica, si dice oggi – c’è dal tempo dei classici o medievali. Ogni libro ha il suo destino, dunque, e la traduzione dell’incipit ci porta alla modernità, ai primi del Novecento, con le apparizioni dei grandi allori letterari tipo Nobel, Goncourt, Fémina, Pulitzer e così via.
Premiopoli. Stagione di premi e premi di stagione


Alfredo Crepuscolo se ne andava in caffetteria ogni giorno, attorno alle otto, prima di lezione. La caffetteria sta nel cuore del campus e, oltre al caffé, offre di tutto: a ruota si susseguono lo stand di cucina orientale Jin-Jow, vaporoso di odori grassi, e poi Salsarita’s, dove graziose Guatemalteche preparano empanadas e gazpacho, e ancora Papa John’s coi suoi panini farciti di polpette, e via dicendo.Rosa era la manager del Burger King e da dietro il bancone del Burger King istruiva dirigeva confortava i giovani alle sue dipendenze, di solito neri e sudamericani, cuoceva hamburger e avvampava di griglia e friggitoria. Cucinare e servire gli studenti in fila al bancone non era compito suo, ma lo faceva lo stesso, perché le piaceva dire buona giornata agli studenti, che questi la riconoscessero, che la chiamassero per nome. La maggior parte del tempo, però, stava di spalle al pubblico, come un direttore d’orchestra, inguainata nella sua divisa d’ordinanza blu, salvo voltarsi ogni tanto e come prima cosa guardare le scarpe delle persone in fila. Era dalle scarpe che un giorno aveva levato lo sguardo su Alfredo e gli aveva detto: “Tu sei Italiano.”
Diceva che un Italiano si riconosce dalle scarpe.
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Siamo nel mese in cui si concentrano feste e saggi, le vacanze sono vicine, si annusa già il profumo di libertà. Qualche regalo arriverà e tra questi ci sono anche i videogiochi, amati da molti giovani studenti: ne esistono per tutti i gusti, sono divertenti e avvincenti, ma possono incontrare qualche ostacolo da parte degli adulti. Ecco che ho pronto un consiglio di lettura a tal proposito: si potrebbe includere con il nuovo videogioco anche il piccolo manuale per videogiocatori. Riuscire a conoscerli meglio serve a tutti, grandi e piccoli. Un libro utile e piacevole anche per i genitori. Sono troppo divertenti, i videogames, per rinunciarvi o negarli a priori. Spulciamoli insieme!


