L’allegria in Fiera a Bologna. E’ l’ora del Children’s Book Fair edizione 2017

Un recente sondaggio della Nielsen mostra gli evidenti affanni dell’editoria nel nostro paese. I dati aggiornati ai primi mesi di quest’anno e non ancora resi noti, parlano di un generale calo delle vendite, più marcatamente nel numero dei “pezzi venduti” segno di una sensibile diminuzione dei lettori e/o di sottrazione all’acquisto, e di una meno severa perdita in termini di valore (perchè i prezzi aumentano).
Tutti in canali sono in affanno meno che i ragazzi.

Un tifone in arrivo

Paolo, il protagonista di questa storia di amicizia e conquiste, è come la Primavera: è una gemma che deve schiudersi. Sono foglie strette le sue, una chiara difesa, ma con delicate parole, Paolo comincerà ad avvertire un calore nuovo e rivelerà quello che ha dentro, i suoi veri colori.

Di colori all’inizio ne ha solo uno e non gli piace. Infatti, in modo quasi segreto, coltiva sogni e interessi, ma ha anche vuoti dolorosi da colmare e paure: tutto questo arriva fuori solo colorando le orecchie, di un rosso intenso. La timidezza di Paolo è la stessa di chi è più riservato e che magari si sente incompreso. Solitamente i ragazzini così sono il bersaglio preferito dei bulli, come il Trio, il gruppetto di prepotenti che prende di mira, appunto, Paolo.

Siamo partiti cantando. Etty Hillesum, un treno, dieci canzoni.

Riscrivere i diari di Etty Hillesum per un pubblico di giovani lettori sarebbe potuta essere un’impresa quantomeno rischiosa, se non addirittura fallimentare per ragioni di diversa natura, non ultima quella dell’età di Etty al momento della stesura dei suoi diari. Era una donna quasi trentenne, nel fiore di un età che si era andata conquistando, in modo assolutamente non convenzionale per quei tempi, e lontana anni luce dai tempi attuali dei nostri lettori e quindi per questo con scarso potere di immedesimazione da parte loro.

Kate Chopin, Il risveglio

Non v’era alcuna repressione nel suo sguardo e nei suoi movimenti.
Gli ricordò un animale meraviglioso e agile che si risveglia nel sole
”.

Eccomi qui, sul finire dell’estate. Ritorno da abissi di letture come un sommozzatore, porgendovi una manciata di gemme preziose. Dunque sedetevi un momento accanto a me, su questa spiaggia settembrina, e guardate un po’ cosa ho scovato.

Tempo fa mi sono ricordata che in Vagina, il suo ultimo saggio di risonanza mondiale, la scrittrice e attivista Naomi Wolf sostiene “che molte scrittrici, attive fra il 1850 il 1920, esprimevano aspetti dell’esistenza erotica femminile in cui si intuiva un nesso fra il risveglio sessuale e il risveglio creativo”. E mi sono ricordata anche che fra le artiste menzionate dalla Wolf c’era l’americana Kate Chopin con il suo romanzo Il risveglio, pubblicato per la prima volta nel 1889. E dal momento che l’estate è sicuramente il momento più adatto per affrontare un “risveglio” dei sensi letterari, mi sono data alla lettura in lingua originale. E mi sono accorta di essere incappata in un piccolo gioiello di straordinaria purezza, un classico dimenticato.

La città dei libri sognanti

“Qui comincia la storia. Racconta come sono entrato in possesso del Libro sanguinoso e come ho incontrato l’unza. Non è una storia per tipi dalla pelle sensibile e dai nervi deboli: a chi si ritrovasse in queste condizioni suggerisco di rimettere il volume sullo scaffale e di svignarsela con la cosa tra le gambe nel reparto dei libri per fanciulli.”

“Se ancora siete convinti che i libri siano innocui, ben presto vi ricrederete. Questa è la storia di un luogo in cui leggere è ancora un’avventura. Un luogo dove, a leggere, si rischia d’impazzire. Dove i libri possono ferire, avvelenare e perfino uccidere. Solo chi, pur di leggere, sia veramente disposto a correre simili rischi, solo chi sia pronto a giocarsi la pelle pur di conoscere la mia storia, mi segua e volti la pagina”. L’ammonimento di Ildefonso de’ Sventramitis la dice lunga su questo romanzo ambientato a Zamonia.>>