A un anno dalla morte di Michael Jackson arriva in Italia, dopo lo scalpore suscitato negli Stati Uniti, un libro che riabilita il Re del Pop. ”Michael Jackson – Il complotto” edito da Alacran, firmato dalla scrittrice e giornalista giudiziaria Aphrodite Jones – con la prefazione di Thomas A. Mesereau Jr., l’avvocato a capo del team di difensori di Jackson – fa chiarezza su quello che viene definito un complotto mediatico-giudiziario che tentò di distruggere un mito dei nostri tempi.
Attraverso una ricostruzione meticolosa e documentata del clamoroso processo a Jackson per molestie sessuali, il libro mostra cosa è accaduto dentro e fuori dal tribunale durante il processo a Michael Jackson a Santa Maria, in California. «Nel 2005 – dice Aphrodite Jones – ero convinta che fosse colpevole, ma sapevo che l’unico modo per conoscere la verità era andare di persona in tribunale. Per cinque mesi, seduta in aula al fianco di Michael Jackson, mi sono chiesta se avesse realmente abusato di minorenni. Non mi sembrava una persona capace di farlo. Più tardi mi sono resa conto dell’esistenza di un complotto che coinvolgeva gli avvocati dell’accusa e una certa elìte mediatica. Al centro, i soldi e la fama». «Adesso – spiega l’autrice del libro – mi chiedo cosa sia la giustizia negli Stati Uniti e nel mondo, se i media possono manipolare la verità fino a questo punto. Non c’è da stupirsi che Michael Jackson abbia lasciato gli Stati Uniti rimanendo un “uomo senza casa” fino al giorno della sua morte».
Nel 2005 Michael Jackson fu chiamato a comparire davanti a una corte per difendersi dall’accusa di molestie sessuali nei confronti di un giovane fan, rimasto a dormire una notte nel suo Neverland Ranch. Il cantante venne prosciolto da tutte le accuse, ma uscì dal processo distrutto, con una macchia indelebile che intaccò la sua immagine fino al momento della morte. Secondo la tesi sostenuta da Aphrodite Jones furono i media, in accordo con gli avvocati dell’accusa, a manipolare la realtà in modo da dipingere Jackson come un mostro.
Intento del libro è dunque riabilitare la figura di quello che l’autrice definisce «il più grande intrattenitore della storia», «ucciso» da una campagna mediatica fondata su accuse non veritiere e di cui viene mostrata la vulnerabilità. La Jones ricostruisce l’intero processo in modo circolare, partendo dalla sentenza di assoluzione su cui ritorna nel finale. Seguendo l’intero iter processuale nel libro vengono smontate una a una le malignità e le accuse riportate dai mezzi di comunicazione su Jackson.
Nella prefazione Thomas A. Mesereau Jr., difensore di Jackson, spiega che «questo è il libro che dovrebbe leggere chiunque voglia sapere cosa è successo nel processo a Michael Jackson. Spiega, in modo chiaro e commovente, perché un genio musicale, innocente e di animo gentile, è stato assolto da una giuria conservatrice a Santa Maria, California».