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Kate Chopin, Il risveglio

Non v’era alcuna repressione nel suo sguardo e nei suoi movimenti.
Gli ricordò un animale meraviglioso e agile che si risveglia nel sole
”.

Eccomi qui, sul finire dell’estate. Ritorno da abissi di letture come un sommozzatore, porgendovi una manciata di gemme preziose. Dunque sedetevi un momento accanto a me, su questa spiaggia settembrina, e guardate un po’ cosa ho scovato.

Tempo fa mi sono ricordata che in Vagina, il suo ultimo saggio di risonanza mondiale, la scrittrice e attivista Naomi Wolf sostiene “che molte scrittrici, attive fra il 1850 il 1920, esprimevano aspetti dell’esistenza erotica femminile in cui si intuiva un nesso fra il risveglio sessuale e il risveglio creativo”. E mi sono ricordata anche che fra le artiste menzionate dalla Wolf c’era l’americana Kate Chopin con il suo romanzo Il risveglio, pubblicato per la prima volta nel 1889. E dal momento che l’estate è sicuramente il momento più adatto per affrontare un “risveglio” dei sensi letterari, mi sono data alla lettura in lingua originale. E mi sono accorta di essere incappata in un piccolo gioiello di straordinaria purezza, un classico dimenticato.

Mattia Signorini, Ora

“Non esiste un passato né un futuro” gli aveva detto suo padre il giorno che lo aveva visto andare via. “Solo un ora. La decisione che stai prendendo te la porterai dietro per sempre.”

Ora: non c’è passato e neppure futuro che non appaia nel presente e da qui si irradi avanti e indietro, illuminando il senso dell’esperienza e la direzione del cammino. Mattia Signorini, uno dei più originali e felici narratori italiani dell’ultima generazione, a poco più di trent’anni azzarda un bilancio esistenziale, misurandosi con il turbamento della memoria, la violenza dei ricordi, e con lo svaporare di un progetto sostenuto soprattutto dalla rabbia e dal desiderio di rivolta, per giungere a conclusioni che per la loro solidità morale, per la maturità che le sostiene, non possono non sorprendere il lettore, lasciandolo interdetto a interrogarsi sul destino di questa nostra società smarrita tra resistenza e innovazione, appunto.

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Daniela Dawan, Non dite che col tempo si dimentica

copertinaUn romanzo che è un dono, già salutato con favore da molti lettori.
Milano, 2008. L’inquieta pianista Anna Orvieto ha un’appassionata  relazione col giovane fotografo francese Philippe. Alla vigilia di  un importante debutto alla Scala decide di seguirlo a Tunisi, un  breve viaggio che toglierà inaspettatamente il velo su oscure  vicende del passato riconciliandola con se stessa.
Tunisi, 1938. Nella Tunisia amministrata dai francesi i fascisti  italiani rivendicano con forza il dominio del paese. All’emanazione  delle leggi razziali il mondo di Cesare Orvieto, illustre medico  ebreo e autorevole esponente della comunità italiana, fascista  convinto, va in pezzi.

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Duchesne, Studio illegale

copertinaAndrea Campi è un professionista serio. Giovane avvocato nella sede milanese del prestigioso studio legale internazionale Flacker Grunthurst and Kropper, si occupa di importanti operazioni societarie per conto dei più grandi colossi industriali. Aveva ambizioni, aveva amici, aveva una ragazza. Ora ha prospettive. Lavora fino a notte fonda, mangia pizza e sushi sulla scrivania, vive con un bonsai e parla con il muro. Le giornate scorrono tra pause alla macchinetta del caffé, redazione di contratti, dialoghi con il compagno di stanza e riunioni interminabili, fino al giorno in cui Andrea si trova coinvolto in un nuovo progetto particolarmente delicato.

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Nereo Laroni, Il profumo dell’erba, Marsilio

copertinaPer la libertà si può sacrificare tutto, anche la vita. Dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, il nomade Amangheldy fresco sposo di Ainagul’ col figlio Kudai in fasce, nell’ Asia centrale in fiamme tra l’avanzata dell’Armata rossa ad ovest e dei cinesi ad est, lascia al sicuro la famiglia e ingaggia col destino una lotta eroica e disperata per difendere il suo popolo. Assieme al compagno e amico Kamdam, in uno scenario fatto di violenza e sopraffazione, percorre le tappe dell’inevitabile tragedia impegnandosi in una guerra personale contro il barbaro invasore, tenendo in scacco per cinque anni la potentissima Armata rossa: così rinuncia a salvare se stesso mettendo al primo posto l’onore della sua gente.

Stieg Larsson, la trilogia di Millenium

Autore svedese Larsson ha avuto una vita affascinante come quello di un qualsiasi romanzo fiction di buon carattere. Mikael Blomkvist, il protagonista di The Millennium Series, in realtà porta molte analogie del suo creatore.

Karl Stig-Erland Larsson è nato il 15 agosto 1954 nel Västerbotten, nel nord della Svezia. E’ cresciuto in campagna con i suoi nonni fino alla morte di suo nonno nel 1962 (nonostante molte attività di ricerca, comprese alcune mail al suo editore, è tutto quello che abbiamo potuto sapere della sua infanzia).