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Buon anno, Toro! Sarà che il 2011 porta intanto un anno in più, ma i prossimi mesi segneranno la svolta della maturità. Scompariranno – e non è neanche detto che te ne accorgerai – certi tuoi pigli anticonformisti che talvolta si sono dimostrati autolesionisti. Così come man mano si dissolveranno certi pensieri contorti che se ti regalano una maggiore sensibilità, spesso tuttavia ti relegano in un mondo tutto tuo. Insomma, nel 2011 finalmente crescerai e questo verbo non ti farà più paura.

Il soccombente, Thomas Bernhard

Glenn non ha mai suonato una nota senza accompagnarsi con il canto, pensai, non è mai esistito un altro pianista con questa abitudine. Della sua malattia polmonare parlava come se fosse la sua seconda arte. Nello stesso periodo abbiamo avuto la stessa malattia che poi ci è rimasta, pensai, e ultimamente anche Wertheimer si è ammalato della nostra malattia. Ma Glenn non si è rovinato a causa di questa malattia polmonare, pensai. Ciò che lo ha ucciso è l’assenza di vie d’uscita in cui lui stesso si è cacciato suonando per quasi quarant’anni, pensai. Lui naturalmente non ha smesso di suonare il pianoforte, pensai, mentre io e Wertheimer abbiamo smesso di suonare il pianoforte in quanto non lo abbiamo trasformato in una mostruosità come Glenn, che da questa mostruosità non si è più tirato fuori non avendo mai avuto la voglia, in effetti, di tirarsi fuori da questa mostruosità.
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