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Le grandi domande

Un bambino come una stella spugnosa vaga dentro le sue paure, le sue ansie. Cade da una scala, apre una scatola, rema controcorrente, abbraccia amorevolmente un cane. Il bambino è immerso in una atmosfera porosa, un po’ azzurra un po’ grigio perla. Gli occhi sono attenti, la pelle tirata, la testa in un gran subbuglio.

Quante domande vorrebbe fare al mondo quel bambino. Vorrebbe chiedere per esempio se esistono gli angeli o qual è la cosa che più ha paura di perdere. Vorrebbe sapere cos’è il tempo e se le magie avvengono per davvero. Dio lo incuriosisce. Non sa se esiste però. Anche questo vorrebbe chiedere. E poi guarda il panorama intorno a sé. Come sarà il mondo tra cento anni? E tra centomila? Ci saranno ancora le persone sulla terra? E l’amore, cos’è l’amore? Possiamo amare una persona come amiamo noi stessi? E cosa accadrà quando moriremo?

Il viaggio di Elisabet

“… Cominciava a scendere la sera. Nelle strade brulicanti di gente risplendevano le luci natalizie e tra i lampioni danzavano grossi fiocchi di neve. In mezzo a tutte quelle persone indaffarate, camminavano Joakim e il papà. Erano venuti in città per comprare un calendario dell’Avvento, cioè un calendario di Natale: appena in tempo visto che l’indomani sarebbe stato il primo dicembre … Davanti ad una pila di volumi era appoggiato un calendario di Natale dai colori sgargianti. « Eccolo!» esclamò … ” (pag.1). Sono ventiquattro le finestrelle del calendario che Joakim ha acquistato da un simpatico libraio, prima della grande festa, come vuole la tradizione nordica: una per ogni giorno, dal primo dicembre alla vigilia di Natale. Subito, Joakim, intuisce che quel calendario, dai colori sgargianti ha qualcosa di particolare, unico, misterioso: ”… 1 DICEMBRE: Forse le lancette dell’orologio si erano a tal punto annoiate di percorrere anno dopo anno, lo stesso cammino che improvvisamente avevano cominciato a muoversi nella direzione opposta…Quel calendario è magico! [segue]