Le sorelle dell’oceano

   Tempo di lettura: 2 minuti

Mentre fa la verticale reggendosi sulle mani, Katie sogna il mare con le sue acque scure e misteriose. Da qualche parte, nel suo appartamento, suona il telefono. La sveglia sul comodino segna le 2.14 e Katie pensa immediatamente a sua sorella Mia che è dall’altra parte del mondo e sbaglia sempre il calcolo dei fusi orari.

C’è qualcosa di minaccioso e angosciante in quello strano suono nella notte. Katie è preoccupata e mentre sta per raggiungere l’apparecchio pensa alla brutta litigata con Mia del giorno prima. Parole taglienti, dure, velenose. Pensa che ora finalmente potrebbe chiarirsi e forse anche scusarsi con Mia… Fa per rispondere, ma il telefono è muto, non suona più. Forse si è sognata tutto, pensa.

Riprende a dormire, ma più tardi riprende a suonare qualcos’altro, ma non è il telefono, è il ronzio insistente del citofono. Sospira e si protende verso il citofono, tenendo premuto il pulsante della comunicazione. E’ la polizia e capisce subito che è successo qualcosa di terribile. Le dicono che sua sorella è stata trovata morta, che l’hanno rinvenuta ai piedi di una scogliera in un posto chiamato Umanuk,  all’estremità meridionale di Bali. Pensano sia caduta, ma non si spiegano bene e Katie è agitata, non riesce a capire.

Non può essere vero, pensa. Non è possibile, Mia non può essere morta. Ha solo ventiquattro anni. Poi le viene in mente che forse c’è un errore. Si, dev’essere così, non può essere altrimenti… Perché Mia non è a Bali, ma in Australia…
Le sorelle dell’oceano, romanzo d’esordio di Lucy Clarke, è la storia di una donna che cerca di mettere insieme gli ultimi momenti della vita della sorella. Un libro emozionante e delicato che arriva in profondità ed esplora in modo coinvolgente e suggestivo il complesso rapporto che c’è tra sorelle. Una narrazione singolare e toccante che esplora, con notevole padronanza, l’universo dei sentimenti umani.
Lucy Clarke ha studiato letteratura inglese all’università di Cardiff e vive in Inghilterra a Bournemouth. Appassionata di windsurf, condivide col marito l’amore per i viaggi e il mare.

Lucy Clarke, Le sorelle dell’oceano, traduzione di Ada Arduini, I narratori delle tavole, Neri Pozza, 2013.

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Marco Crestani

"In una poesia o in un racconto si possono descrivere cose e oggetti comuni usando un linguaggio comune ma preciso, e dotare questi oggetti - una sedia, le tendine di una finestra, una forchetta, un sasso, un orecchino - di un potere immenso, addirittura sbalorditivo. Si può scrivere una riga di dialogo apparentemente innocuo e far sì che provochi al lettore un brivido lungo la schiena… Questo è il tipo di scrittura che mi interessa più di ogni altra. Non sopporto cose scritte in maniera sciatta e confusa…"(Raymond Carver)
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