Günter Grass è morto. Viva Günter Grass.

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Günter Grass nasce a Danzica (oggi Gdansk, Polonia) il giorno 16 ottobre 1927. I genitori sono casciubi che lavorano come commercianti nella Libera Città di Danzica (lo stato semi-indipendente fondato da Napoleone Bonaparte). I guadagni della drogheria dei genitori permettono a Günter di frequentare la scuola superiore. All’età di 15 anni il giovane cerca di arruolarsi nella marina del Terzo Reich. Solo dopo aver ricevuto la lettera di coscrizione si rende conto che avrebbe invece indossato l’uniforme delle SS.

Günter Grass nel 1945 viene Ferito in servizio e catturato dagli statunitensi, finendo in un campo di prigionia. Nei due anni successivi lavora in una miniera e impara a scolpire. Per molti anni studierà scultura e grafica, dapprima a Düsseldorf, poi a Berlino.

Si sposa nel 1954 e divorzia nel 1978 per unirsi nuovamente in matrimonio l’anno dopo. Il suo primo lavoro letterario, “Il tamburo di latta”, esce nel 1959 ed è subito un successo che lo fa conoscere anche a livello internazionale. Dal 1960 si stabilisce a Berlino, tuttavia trascorre buona parte del suo tempo nella regione del Schleswig-Holstein. In campo politico ha un ruolo attivo nell’SPD, il partito socialdemocratico tedesco, appoggiando Willy Brandt. Molto attivo anche nel movimento pacifista Günter Grass visita Calcutta per sei mesi.

Dal 1983 e fino al 1986 è presidente dell’Accademia delle arti di Berlino. In occasione della caduta del muro di Berlino, Grass dichiara che sarebbe stato meglio tenere le due Germanie divise, perché una nazione unita avrebbe ripreso inevitabilmente il suo ruolo belligerante. Dopo questi avvenimenti storici, abbandona la sua missione politica di riforme socialiste graduali e adotta una filosofia dell’azione diretta, ispirata ai movimenti studenteschi del 1968.

Per la sua opera letteraria riceve nel tempo numerosi premi internazionali, tra i quali il Premio Grinzane Cavour nel 1992, fino al più prestigioso e importante, il premio Nobel per la Letteratura, nel 1999. La letteratura di Grass è comunemente inserita nel movimento artistico del Geschichtsaufarbeitung, movimento diffuso in Germania ed Austria che descrive la riflessione critica sul periodo nazista ed in particolar modo sull’Olocausto.

A Brema viene in seguito creata una fondazione a nome di Günter Grass, con lo scopo di stabilire una collezione centralizzata delle sue opere, con speciale attenzione alle sue molte letture personali, ai suoi video e film. Esiste inoltre a Lubecca un museo a lui dedicato che comprende un archivio e una biblioteca.

L’ultimo lavoro di Grass si intitola “Sbucciando la cipolla”, un’autobiografia che ha fatto molto discutere, sopratutto per il capitolo in cui racconta la sua gioventù durante gli ultimi anni del nazismo. Con lui scompare un simbolo del dopoguerra, e della cultura democratica che pur tra tante contraddizioni e faziosità fu la spina dorsale della democrazia fondata nel 1949 a Bonn dal cancelliere democristiano Konrad Adenauer e dal capo dell’opposizione socialdemocratica Kurt Schumacher. Voce scomoda, spesso attaccato e diffamato dai politici conservatori. E massimo intellettuale engagé, impegnato, della Bundesrepublik. Grass cominciò presto con l’attività pubblica, nel Gruppo 47, il grande club letterario dell’immediato dopoguerra.

Le opere principali di Günter Grass

1959: Il tamburo di latta

1961: Gatto e topo

1963: Anni da cani

1968: Lettere oltre il confine (un dialogo con lo scrittore ceco Pavel Kohout sulla “Primavera di Praga”)

1977: Il rombo
1986: La ratta
1995: É una lunga storia (un romanzo sulla riunificazione)
1999: Il mio secolo
2002: Al passo del gambero
2006: Sbucciando la cipolla

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