La fiera della responsabilità limitata.

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da Repubblica la notizia dell’esclusione del nuovo libro libro di Bisignani, Il direttore,  edito da Chiarelettere, e delle farneticanti giustificazioni di Erneste Ferrero.

Per la casa editrice Chiarelettere si tratta di una scelta “inopportuna e contraria al libero dibattito delle idee e delle opinioni”. Una interpretazione bollata invece come “autentica farneticazione” da Rolando Picchioni, presidente della Fondazione per il libro.

Fa discutere l’esclusione dal Salone del Libro, a Torino dall’8 al 12 maggio, della presentazione di Il direttore, ultima fatica letteraria di Luigi Bisignani. Il romanzo, che racconta di affari tra cardinali e banchieri, è stato escluso dal programma della buchmesse dopo che era già stato inserito. “Evidentemente – sostiene il direttore editoriale della casa editrice, Lorenzo Fazio – i contenuti del thriller non sono ben visti nell’anno in cui il Vaticano è ospite d’onore” della rassegna. La ricostruzione viene respinta al mittente dagli organizzatori del Salone, per i quali “non esiste alcun nesso tra la presenza del Vaticano e l’esclusione del volume”.>>

 

La Fondazione, infatti, fa notare che nel programma della kermesse sono presenti cinque volumi della casa editrice. E che il volume di Bisignani è stato escluso “d’accordo con la casa editrice Chiarelettere”, che lo ha voluto sostituire con un volume dedicato a un tema delicato come l’eutanasia. Così Vittorio Feltri e Stefano Lorenzetto, autori del libro Buoni e Cattivi, non parteciperanno al Salone internazionale del Libro. Una decisione presa “in solidarietà” con Luigi Bisignan “Chi manovra il Salone del libro di Torino?”, chiede in polemica Feltri. “Non vado – aggiunge – in un posto dove si operano delle censure mascherate da ragioni di opportunità”.

Sulla vicenda interviene Il direttore editoriale del Salone del Libro, Ernesto Ferrero che, respinge l’accusa di aver escluso d’ufficio il libro ‘Il Direttore’ di Luigi Bisignani, precisando che l’esclusione è stata decisa in accordo con l’editore Fazio. “Capisco che rispondere alle insinuazioni che si sono fatte a proposito del romanzo di Bisignani significa fare il gioco di chi le ha messe in circolo – ha dichiarato Ferrero -. Ma qualche precisazione va fatta. Sin dall’inizio dell’anno avevamo parlato con Lorenzo Fazio, editore di Chiarelettere, dell’eventualità di invitare Bisignani al Salone. Poi sono sopraggiunte perplessità, sia perchè non eravamo certi dell’agibilità dell’autore, sia perchè il libro non ci sembrava rientrare nella nostra linea editoriale, che è frutto di scelte precise, delle quali dobbiamo rispondere alle istituzioni e ai visitatori”.

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