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Assessori in vena di roghi

   Tempo di lettura: 3 minuti

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copertina

di Michela Murgia

Non è strano che Savina Dolores Massa venga invitata alle rassegne letterarie, dato che ha appena scritto un libro bellissimo; immagino che tutti lo vogliano leggere e fare domande all’autrice. Il testo si intitola  [1]Mia figlia follia [1], lo ha pubblicato il Maestrale e ne ho parlato molto in giro, perché trovare un romanzo degno di essere letto fino all’ultima pagina sta diventando per me sempre più difficile. Quando succede gioisco sinceramente e non vedo l’ora di condividerlo.

La invitino tutti, dunque. 
Ma possibilmente dopo non le ritirino l’invito come è appena successo ad Olbia nella rassegna “Sfogliare con classe” [2], organizzata in collaborazione con l’assessorato provinciale alla cultura. Dopo che l’organizzatore Ernesto Massimetti aveva già invitato la scrittrice e preso con lei accordi di date e sistemazioni, l’assessore alla cultura della provincia di Olbia Giovanni Pileri  [3](Riformatori Sardi)ha letto Mia figlia follia e lo ha trovato “osceno e pericoloso” a causa di un passaggio narrativo che descrive un rapporto omosessuale.

Da qui parte il veto: l’invito le è stato ritirato e Savina Dolores Massa è stata invitata a starsene pure a casa perché la sua opera è pericolosa per le giovani menti dei fanciulli di diciotto e diciannove anni di quarta e quinta liceo a cui la rassegna “Sfogliare con classe” si rivolge.

La tentazione censoria dell’assessore Pileri non è solo esplicitamente omofobica (difficile credere che un rapporto etero sarebbe stato considerato “osceno e pericoloso” per la gioventù), ma risente anche dell’idea che la letteratura sia la stampella della morale dominante, fuori dalla quale non esiste cultura con qualche diritto di cittadinanza. L’assessore Pileri deve essere convinto che sia la sua personale sensibilità morale il criterio con cui va decisa la destinazione dei soldi pubblici, e che sia la sua percezione di cosa è osceno a stabilire quali siano a Olbia i paletti per la rappresentabilità dell’arte, letteratura compresa.

Savina non andrà quindi a Olbia a presentare il suo libro, ma dato che il suo nome è già nel cartellone della rassegna, è giusto che i lettori che sarebbero andati a sentirla sappiano che non sarà assente per un’influenza o perché ha un labile senso dell’impegno: la Massa non ci sarà perché l’assessore Pileri è convinto che i rapporti omosessuali in letteratura siano osceni e pericolosi. Attendiamo pertanto che nei prossimi giorni epuri dalle librerie scolastiche anche i sonetti di Shakespeare, le poesie di Verlaine e di Rimbaud, i libri di Gide, quelli di Proust, di Oscar Wilde e tutto quanto di osceno e pericolosamente omosessuale circoli ancora nelle biblioteche scolastiche.  

Michela Murgia 11 Aprile 2011


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