L'autore ci conduce nel mondo dell'arte con un punto di vista differente, ma che consente di scoprire alcune vicende dal sapore teatrale e cinematografico.
Ritratti poco noti da sembrare quasi inediti di artisti dal valore universale e dalla vita non sempre semplice se non addirittura avventurosa. Antonio Capitano ci conduce nel mondo dell'arte con un punto di vista differente, ma che consente di scoprire alcune vicende dal sapore teatrale e cinematografico. Gli altri occhi di Piero della Francesca, i paradossi del Pinturicchio, i tormenti del Masaccio, il riscatto di Mantegna, per arrivare a Leonardo e Botticelli ristoratori. Queste sono solo alcune delle storie alle quali si aggiungono nomi meno conosciuti ma che hanno comunque lasciato un segno nell'universo artistico. Accanto alle altre caratteristiche di Raffaello, si narra del carattere di Caravaggio quale frequentatore abituale di tribunali o della fatica di Lorenzetti per comunicare per l'eternità un attuale manifesto civile. Il lettore potrà scoprire le parallele esistenze di Antiveduto Gramatica, Mariotto Albertinelli, Mastro Venceslao e di Cola dell'Amatrice. Storie singole o familiari come quella dei Carracci che si espande fino al Tintoretto.
Una galleria di personaggi e immagini. Opere ancora tutte da scoprire oppure tutt'ora in ostaggio con salvatori dell'arte di ogni tempo pronti a restituire alla collettività la meraviglia di un messaggio visivo senza tempo. Non mancano i riferimenti ai casi irrisolti che confinano con affluenti letterari nel corso del fiume “pittorico” principale ricolmo di fatti, ipotesi e metafore.
A conclusione di questa prima parte di queste tante storie da raccontare è possibile assistere attraverso una immersione interattiva al momento della realizzazione di un affresco e ai pensieri ad alta voce di artisti come Benozzo Gozzoli, Francesco del Cossa capaci di descrivere per i mecenati del tempo un mirabile contenuto emozionale. Completano il “quadro” le peripezie di Filippo Lippi, l'arguzia di Giovanni Bellini, il fuoriclasse Antonello da Messina, la “pellicola” del Tiepolo. Taccuini, breviari, locande e il primo sguardo di Francesco d'Assisi che avrebbe poi consentito a Giotto di raccontarne l'incredibile vita per immagini destinate a essere a disposizione dell'umanità.
La prefazione è di Giuseppe Lupo, scrittore e docente universitario alla Cattolica e vincitore di diversi premi prestigiosi nel panorama letterario italiano.
Il volume sarà presentato - nelle prossime settimane - in diverse città italiane tra le quali Monteriggioni, Viterbo, Todi, Tivoli, Montefalco, Roma, Torino
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per BookAvenue, Laura Severino