Sull’argomento BookAvenue ha espresso quello che ha da dire già negli scorsi anni e non vogliamo quindi ripeterci, tranne una cosa: la polemica sul costo dei libri è pretestuosa, soprattutto da parte di quelle famiglie, spiace dirlo, (e sono molte) che si sentono svenate quando debbono comprare i libri ai figli, ma che spendono senza battere ciglio centinaia di euro in zaini firmati, vestiti alla moda o telefoni di ultima generazione, di cui ormai quasi tutti gli studenti sono dotati. Per costoro la cultura vale meno di un telefonino o di un paio di jeans sdruciti. Mentre non si è altrettanto puntuali a sostenere nuovi bisogni e interessi di lettura senza dover delegare l'educazione alla scuola. Il patrimonio di idee e la loro circolazione deve essere un altrettanto bisogno e sollecito famigliare, prima ancora dell'aula scolastica!
Quest'anno la campanella suona, dunque, anche per noi. Grazie a Paola Chiesi che di mestiere fa l'insegnante nella scuola pubblica, e alla quale avevamo chiesto un commento proprio sula legge Renzi-Giannini, seguiremo l'anno scolastico da dentro un'aula: la sua. E attraverso le cose che avrà da dire e i contributi che saprà raccogliere in questo diario, osserveremo da un posto privilegiato quello che accade nella scuola del nostro paese.
La rubrica si chiamerà "Diario di scuola". Meglio di così'...