Naturalmente, chiunque può prendere un libro dalle scatole e pagarlo al prezzo fissato in quel momento. Se nessuno prende i libri si dovrà abbassare i prezzi velocemente, mentre se c’è chi li compra non bisognerebbe scendere. La solita legge di mercato: se c'è domanda i prezzi salgono o tengono; se cala, i prezzi tendono a scendere.
C'è un'altra via, quella forse più ovvia: se si crede che il proprio tempo sia troppo prezioso per dedicarlo a un’attività del genere, si mettano all’asta su eBay e si veda che cifra si può ricavare.
C'è pure una questione importante, secondo Bookavenue, che non è stata ancora affrontata e che potrebbe incrociare anche le necessità economiche delle scuole, vista la cronica mancanza di danari per la didattica: perchè, per esempio, non istituire questi mercatini direttamente nelle palestre scolastiche? Si potrebbe riconoscere alla scuola una percentuale sulle vendite per il rimborso delle spese di utiizzo degli spazi. Queste risorse, che in qualche caso possono essere molto più che dei bei gruzzoletti, potrebbero servire, chessò, a finanziare la biblioteca, o il laboratorio di scienze. mg