E' abbastanza inutile dire che "tanto il premio non ti cambia la vita", perchè non gli crede nessuno; proprio nessuno, come se 120/150mila copie in più, non "spostino" nulla. Ma dai! Gli altri : Beppe Cattozzella fermo a 48 voti, la brava Antonella Cilento con, Lisario o il piacere delle donne, edito da Mondadori ferma a 30 voti (questo libro sì che avrebbe meritato di più), Francesco Pecoraro autore di, La vita in tempo di pace, pubblicato da Ponte alle Grazie con 60 voti.
Il libro
I funerali di Berlinguer e la scoperta del piacere di perdere, il rapimento Moro e il tradimento del padre, il coraggio intellettuale di Parise e il primo amore che muore il giorno di San Valentino, il discorso con cui Bertinotti cancellò il governo Prodi e la resa definitiva al gene della superficialità, la vita quotidiana durante i vent'anni di Berlusconi al potere, una frase di Craxi e un racconto di Carver...
Se è vero che ci mettiamo una vita intera a diventare noi stessi, quando guardiamo all'indietro la strada è ben segnalata, una scia di intuizioni, attimi, folgorazioni e sbagli: il filo dei nostri giorni.
Francesco Piccolo ha scritto un libro anomalo e portentoso, che è insieme il romanzo della sinistra italiana e un racconto di formazione individuale e collettiva: sarà impossibile non rispecchiarsi in queste pagine (per affinità o per opposizione), rileggendo parole e cose, rivelazioni e scacchi della nostra storia personale, e ricordando a ogni pagina che tutto ci riguarda. «Un'epoca - quella in cui si vive - non si respinge, si può soltanto accoglierla».