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Nostalgia dell’avventura: Il rinomato catalogo Walker & Dawn e Il piccolo regno


Mi sembra che ultimamente gli scrittori italiani per ragazzi abbiano “nostalgia dell’avventura”, come intitolava anche un bel numero della rivista Hamelin di qualche anno fa.

La nostalgia è un sentimento che ha a che fare con il desiderio proiettato nel passato, quello personale (l’infanzia perduta) e quello storico (le Morosinotto e epoche che non ci sono più). Ciò che è passato, proprio perché lontano, viene idealizzato e possiamo proiettare su di esso una sensazione di genuinità e spensieratezza che bilancia le contraddizioni del presente.

Le storie d’infanzia ambientate nel passato si rifanno dunque all’ideale di una vera e propria “età d’oro”, quella nominata da Kenneth Grahame nel suo prezioso romanzo del 1895, quella in cui tutto può succedere e che vale la pena di raccontare.

Che facciamo?

Questo post lo hanno scritto i Wu Ming qui,e lo riportiamo anche noi.

Le parole più adatte alla circostanza le ha trovate Serge Quadruppani. Le abbiamo tradotte dal francese, eccole:«Di fronte all’imbecillità fascistoide, si resta come ammutoliti: l’idiota enormità di certe dichiarazioni potrebbe lasciarci senza voce. E’ una cosa talmente stupida che si ha soltanto voglia di alzare le spalle e pensare ad altro. Ma questa enormità e quest’idiozia hanno effetti molto concreti. Se si lascia diffondere la sola idea (per non parlare della prassi reale) che si possano ufficialmente compilare liste nere contro chi non cede alla dittatura della tristezza, chi non si adegua alla visione dominante di questo o quell’aspetto del passato, allora si capitola a una concezione della società più vicina a quella della Tunisia di Ben Ali che a quella sognata in Europa dagli illuministi e dalla Resistenza.
Per fortuna la storia recente dimostra che, a conti fatti, i piccoli e grandi Ben Ali non sempre sono vittoriosi.»

 

copertina

Wu Ming, Altai

copertinaIl ritorno dei personaggi e delle ambientazioni di Q in uscita da Einaudi il 17 Novembre. Con Q esordiva, nel 2000, il collettivo Luther Blissett, oggi Wu Ming. Un esordio di grande successo, in Italia come all’estero. A distanza di quasi dieci anni il collettivo torna alle sue origini con un nuovo romanzo, Altai, che di Q riprende le ambientazioni e alcuni dei personaggi.
E tra battaglie epocali – Nicosia, Famagosta e lo scontro finale di Lepanto -, intrighi e scontri di civiltà Wu Ming firma un romanzo avvincente che presenta tutti gli ingredienti che hanno reso Q un successo internazionale.