Podcast. Un talento che non è di questo mondo. Aaliyah

   Tempo di lettura: 4 minuti

Aaliyah Dana Haughton ha iniziato a seguire lezioni di canto poco dopo aver imparato a parlare. Determinata a essere una star, ha firmato il suo primo contratto con la Jive Records all’età di soli 12 anni. E come promesso a se stessa è divenuta una star 1994. Mentre tornava a casa dalle Bahamas per una registrazione di un video musicale per promuovere il suo album omonimo, nel 2001, un tragico incidente aereo l’ha uccisa insieme agli altri otto membri della sua troupe. Aveva 22 anni quando è accaduto.

 

Il suo talento non era di questo mondo. La ricorderete certamente nei film Matrix 2 e 3: nell’ultimo “faceva” il capitano Zee della nave superstite prima della battaglia finale. E’ stata pure protagonista del film tratto da un libro di Anne Rice “La regina dei dannati” (la stessa di “Intervista con il vampiro”); per dire che stata una giovane speranza anche per il cinema. Un talento messo all’opera prestissimo: a 11 anni partecipa senza successo ad uno di quei talent show televisivi molto di moda anche da noi. Con la TV andò buca ma si rifece poco dopo con il suo primo disco, Age Ain’t Nothing But a Number, e raggiunse la notorietà al grande pubblico. Non prima di aver cantato con la leggenda del R&B Gladys Knight.
Nel 1994, per capirci: a 15 anni, Aaliyah entra dalla porta pricipale nelle maggiori classifiche R&B, e non solo, con il suo album di debutto, Age Ain’t Nothing But a Number. Album che vendette più di un milione di copie ottenendo il disco di platino sopratutto per “At Your Best (You Are Love)”: un grande singolo.

Ancora studentessa di liceo a Detroit, Aaliyah ha pubblicato il suo secondo album, One in a Million: è il ’96. Guidata dal noto produttore di pop Timbaland, One in a Million ritratta l’artista, poco più che adolescente di 17anni , come una cantante di hip-hop con una sicurezza di sè che dimostra ben oltre i suoi anni. L’album ha ottenuto recensioni molto favorevoli e venduto due milioni di copie.

Aaliyah si è guadagnata, peerò,la più alta affermazione per “Journey to the past” e candidata all’Oscar per la “colonna sonora” del film Anastasia. Per gli Oscar, era sua anche la sigla dell’edizione del 98 e la colonna sonora del film Dr. Doolittle:”Are You That Somebody?”. Il disco scalò le classifiche R&B immediatamente con un  successo tale che le valse la nomination ai Grammy.

Il suo terzo album, Aaliyah, è stato lanciato nel 2001 e ha raggiunto il n.2 della classifica degli album Billboard. Di lì a breve la prematura scomparsa di una grandissima artista.

Dalla collezione di casa, consigli per gli acquisti.

La fila è cosÏ breve che vi consiglio di comprare tutti e tre i dischi: Age Ain’t Nothing but a Number,One in a Million e Aaliyah. E’ bello ascoltarla. Non lo dico perchè si è soliti essere benevolenti con chi non c’è più; aveva davvero una gran voce e mi piace ascoltare la sua musica. Mi ricorda tanto Whitney, ma anche Ella.

da You Tube Got to giv it up dal famosissimo pezzo di Marvin Gaye. Buon Ascolto e alla prossima

 

i libri.

tze!

 

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