Intervista a … Francesca Cavallaro!

francesca cavallaro
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francesca cavallaro

Questa settimana Piccoli Lettori Crescono

ha il piacere di intervistare Francesca Cavallaro, artista, illustratrice e creativa.

Benvenuta cara Francesca a Piccoli Lettori Crescono!

Iniziamo subito con l’intervista:

 

Uno dei grandi pregi di Francesca Cavallaro è di affrontare nei suoi albi illustrati tematiche importanti, a volte anche scottanti con il sorriso e uno stile buffo, spumeggiante e brioso che riesce subito a catturare l’attenzione e la comprensione del bambino. Come affronti la traduzione in immagini di un testo e come dovrebbe essere l’autrice ideale?

Una volta una persona dopo aver visto alcuni miei libri mi ha chiesto se ero l’illustratrice dalle tematiche “particolari”, ma il mio sogno segreto è illustrare il manuale della perfetta principessa!!! Scherzo, sono felicissima di aver illustrato libri con tematiche importanti, non banali. Cerco sempre di affrontare e di vedere la problematica scritta nella storia come potrebbe vederla un bambino: quindi in modo semplice, diretto ma con l’ironia ingenua che contraddistingue i bambini. Con loro si può parlare di morte, dolore, sofferenza, omosessualità, ed altro ancora: siamo noi adulti che ci troviamo impreparati su questi argomenti e a rispondere alle loro domande. I bambini per fortuna riescono a rispondere: quando si muore si va in cielo (quindi aerei, uccellini ecc sono tutte persone defunte), se c’è del dolore basta mettere un cerotto dare un bacino e poi passa, e l’amore è libero (più di un fidanzato/a, per un maschio è normale “meglio un fidanzato maschio perché non mi piacciono le femmine” e viceversa). Secondo me non ci sono autori ideali ma l’ideale sarebbe che gli autori, soprattutto per bambini, si mettessero all’altezza del loro “pubblico”.

Oltre ad essere un’artista dell’illustrazione sei anche una talentuosa attrice, animatrice e assieme a tua sorella Chiara tiene dei laboratori spettacolari. Ci vuoi parlare del Trabiccolo dei Sogni? Cos’è?

Cos’è “Il Trabiccolo dei Sogni”? non è una società, nemmeno una cooperativa e neanche un gruppo culturale… è un progetto sempre in evoluzione e in movimento, ogni tanto cambia direzioni, ma una cosa non cambia mai: la voglia di mettersi ad ascoltare i bambini, a far sì che i bambini dicano la loro, possano esprimersi. I nostri laboratori sono un mix di teatro, gioco, lavoro manuale, creatività… usiamo qualsiasi cosa per mettere le idee dei bambini al centro.

Che cosa sono i ” Mostraz” e “Cartastraccia”?

I Mostraz, anzi, i Mostracci provenienti dalla terra di Mostràz sono compagni di letture per i tanti bambini che frequentano le Librerie Lovat (sia di Treviso che di Trieste). Sono all’interno di Cartastraccia la sezione per bambini all’interno delle librerie. I Mostracci sono nati per far compagnia ai giovani lettori. Il Trabiccolo dei Sogni e Cartastraccia è da quasi cinque anni che collaborano assieme, specie con quella di Treviso: ci occupiamo di tutto ciò che concerne i bambini, escluso la scelta dei libri. Li ho disegnati all’inizio per la libreria di Padova ora purtroppo chiusa, e poi sono partiti per la volta di Trieste ed ora Treviso. Insomma, sono ma chissà che questi mostri non escano anche dalla libreria!!!

Ci vuoi parlare dei tuoi ultimi magnifici lavori?

Il primo dei miei ultimi lavori l’ho realizzato con la bravissima Isabella Paglia (un distillato di ottimismo e simpatia che da forma a Isabella) *** che uscirà con Fatatrac come continuazione dell’albo “Di mamma ce n’è una sola?”. Altro ultimo magnifico lavoro che finalmente è nato, l’ho realizzato con “vecchi amici”: Manuela Salvi e Davide Burattin e posso finalmente dire “era ora!!!”. Era ben dal 2007 che Manuela aveva scritto la storia e ed io realizzato alcune illustrazioni…. Finalmente uscirà sotto il marchio S. Paolo!

Che cosa consiglieresti e che percorso educativo consiglieresti ad un ragazzo/a che vuole fare l’illustratore?

Non ci sono per me percorsi educativi giusti per fare l’illustratore: l’unica cosa che posso consigliare è quella che a mia volta mi è stata consigliata: guardare il mondo e le cose con occhio curioso.

Altra cosa fondamentale: ricordare sempre a chi sono rivolte le proprie illustrazioni.

Ultima domanda da un milione di dollari cosa significa per te disegnare e cosa comporta essere un’illustratrice in Italia?

Fino a poco tempo fa le mie illustrazioni erano considerate dagli editori che le valutavano troppo “colorate, espressive, passionali” per i bambini italiani, ma andavano bene per i bambini spagnoli, francesi e canadesi. Mi sono sempre chiesta cos’hanno in meno questi  bambini italiani: forse non sono colorati, espressivi e passionali … per fortuna non è vero! Un’altra idea ce l’avrei …

Un grazie di cuore a Francesca Cavallaro (cliccate sul nome) *** poi le farò un assegnino 🙂

A tutti voi, arrivederci alla prossima settimana con tanti consigli di lettura, scrittori e illustratori da conoscere!


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