Tempo di lettura: 7 minuti

“ Mi chiamo Adolfo, e sono un lupo ” così inizia questa singolare storia anticonvenzionale, subito, affiancata dall’illustrazione di un feroce lupo dalla bocca grande e i denti aguzzi contornato da una fitta vegetazione a cavallo tra le foreste del vecchio nord Europa e l’intricata la selva amazzonica …

Bocca grande, denti aguzzi … Non vi suona familiare? Non vi ricorda una fiaba di grimmiana memoria?

Cappuccetto Rosso, indovinato! Chissà quante volte l’avrete raccontata ai vostri pargoli drammatizzando le scene “clou ” con mimica accentuata e versi orridi, nella speranza che si addormentassero.

Ma questa volta, a parlare della storia e di come si sono svolti ”realmente” i fatti, non è l’autore, ne la deliziosa bambina vestita cremisi dall’incarnato di pesca e le guance rosee ma bensì il peloso, famelico, cattivone (almeno così sembra): il lupo …

 

Se prestiamo attenzione “in bocca al lupo”, “crepi il lupo” sono consuete espressioni scaramantiche derivate più dall’iconografia popolare che dalla vera natura schiva di questo”animalaccio”, ormai in via d’estinzione. Eppure queste espressioni sono entrate nella nostra abitudine.

Quando il lupo Adolfo, prende coraggio presentandosi al lettore in prima persona, ci rendiamo subito conto che qualcosa nelle nostre convinzioni inizia a vacillare e di quanto invece la belva sia stata vittima di pregiudizi secolari: “… Faceva caldo e sonnecchiavo sotto un albero quando un lieve fruscio arrivò alle mie sensibilissime orecchie facendomi sussultare… Sul bordo del bosco, lontano, avanzava una macchiolina rossa che ogni tanto inciampava nei cespugli … Era una meravigliosa creatura vestita di rosso. La cosa più bella che avessi mai visto...” ( pag.2)

Adolfo il lupo, non è ne rozzo ne cattivo ma un esteta raffinato che pieno di stupore di fronte alla sconosciuta creatura, è preso da qualcosa che assomiglia ad un colpo di fulmine. Quella del lupo, che Fabian Negrin autore e illustratore del libro ci offre, è un’interpretazione magistrale.

Chi è veramente la preda e chi il predatore?

Pagina dopo pagina, attraverso le tavole illustrate, davvero emozionanti, tutte giocate sul sapiente dosaggio e le mille sfumature del “verde-animalità” e il “rosso-sentimento”, il lettore piccolo o grande che sia, inizia a mettere in dubbio le sue convinzioni fino all’epilogo in cui sarà chiamato a giudicare in maniera più equa. Cappuccetto Rosso finirà sempre nella pancia del lupo ma un po’ per sbaglio, un po’ per distrazione mentre il povero lupo preso da disperazione e rimorso corre ad ululare il suo tremendo dolore alla luna :” Piangevo, piangevo, piangevo!” ( pag.11), fino a diventare, dopo vari colpi di scena, un lupo-angelo che lo rende simpatico anche al più timoroso dei bambini.

“In bocca al lupo” è la rivisitazione di un classico che invita piccoli e grandi a non prestare attenzione al suono di una sola campana. Può sembrare una fiaba con un punto di vista rivoluzionario ma non lo è poi così tanto se pensiamo che per Cappuccetto Rosso, gli stessi Fratelli Grimm diedero due chiavi di lettura con due finali diversi.

La narrazione, le immagini, fluide e magnetiche sono di facile lettura e interpretazione e rendono per questo, il libro adatto a varie fasce di età a partire dai 4 anni in su. “In bocca al lupo” è stato vincitore del Premio Unicef 1995 alla Fiera del Libro di Bologna per le sue tavole, ha vinto inoltre il Premio Alpi Apuane 2003 come miglior albo illustrato e The White Ravens 2004, Special Mention. Bravo, Orecchio Acerbo, editore sempre molto attento alla ricerca: dalla grafica di alta qualità al contenuto.

Avvertenza ai genitori: questo libro ha solo una buona controindicazione. Dopo averlo letto ai vostri figli non potrete più minacciarli al primo capriccio con:”Se non mangi / dormi / fai il bravo, arriva il lupo ” … perché lo aspetteranno con ansia!

{Puoi guardare il video dello spettacolo tratto dal libro, realizzato dalla Compagnia teatrale TPO di Prato}

Scheda Tecnica

Titolo: In bocca al lupo
Titolo originale: Boca de lobo
Autore: Fabian Negrin
Traduttore: Aloe Azid
Illustratore: Fabian Negrin
Editore: orecchio acerbo
Anno di Pubblicazione: 2005
ISBN: 8889025182
Codice EAN: 978889025182
Pagine: 28
Formato: Illustrato
Prezzo: indicativo € 9,50
Età di lettura: ( 4 + ).
L’autore

Fabian Negrin, nasce nel 1963 in Argentina ma si definisce un po’ argentino, messicano e italiano e l’influenza, gli echi di queste terre, nei sui segni e disegni si intuiscono tutte.Ha illustrato moltissimi libri per ragazzi in Italia e all’estero. Nel 2001 ha esordito come autore con: Il Gigante Gambipiombo.Fra i suoi numerosissimi libri ne ricordiamo alcuni: ” Lerolero e altre storie” (Mondadori 2002), ” La vita intorno” (Salani 2009), “The RiverBank” di Charles Darwin (The Creative Company 2009) vincitore del Bologna Ragazzi Award 2010.

Cosa si dice del libro:

« (…) Cappuccetto Rosso è fonte di inesauribili riscritture.Negrin Fabian affronta il punto di vista del lupo o, per meglio dire dell’addivenuto lupo-angelo. Un’interpretazione straordinaria! » Gustavo Puerta Leisse – El Mundo –

« … E se quella grande pancia del lupo fosse, invece, una confortevole e sicura dimora con le pareti dai lunghi peli? …Le bellissime illustrazioni suggeriscono di profondare in un sogno idilliaco in mezzo al bosco…» Manuela Trinci – L’Unità –

«…La bestia ha denti aguzzi e il solito vizio di mangiarsi, papere, maialini, cerbiatti e altre golosità.Non crediate per cattiveria. Adolfo lo dice con sincerità:” Noi lupi siam fatti così”. Ma Adolfo è un lupo speciale e quella bambina che avanza, trotterellando nel bosco gli appare davvero la cosa più bella mai vista. Anche i lupi hanno un cuore…» Un Libro al Giorno – Avvenire –

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5 commenti

  1. Per Elisabetta: In bocca al lupo” è stato vincitore del Premio Unicef 1995 alla Fiera del Libro di Bologna… Questo la dice lunga.
    E’ comunque vero che un lettore possa trovarvi diverse chiavi di lettura. Ma qui il lupo è proprio il lupo-animale, fauna, non si tratta della figura simbolica dell’Orco.
    Almeno qui, il lupo è il discriminato, quello a cui sono rivolti i nostri pregiudizi anche sociali o le nostre credenze ataviche ma false.
    Tipo i pipistrelli si attaccano ai capelli o il gatto nero porta sfortuna…
    Alla fine il poveretto, dopo essere stato ucciso, si trasforma in un angelo che veglia sulla vita di Cappucetto…
    Proponilo pure con questa chiave di lettura e grazie per il tuo commento:)

  2. ciao Isabella! conosco bene “In bocca al lupo”, un libro in cui si entra letteralmente dentro il bosco e i dentro colori. Epppure, quando si è trattato, anni fa, di inserirlo tra le letture consigliate ho avuto qualche remora: leggendolo e rileggendolo mi è sembrato che affrontasse il tema molto spinoso e, sfortunatamente, molto attuale della violenza sui bambini. Se lo confronto ora con “Aprite quella porta” (un altro esempio di ribaltamento dei ruoli per la stessa fiaba), quest’ultimo mi sembra più “facile” da leggere a un bambino. Sarei curiosa di sapere se è capitato solo a me, o se ti sembra una possibile chiave di lettura. Grazie mille fin da ora se mi risponderai. E complimenti!

  3. Grazie a tutti di cuore!
    Ricevo tante vostre mails
    che mi fanno molto piacere.
    Se volete che parli di
    qualche argomento particolare
    sempre inerente alla rubrica
    non esitate a contattarmi,
    sono qui per voi:)
    Ancora grazie
    Isabella

  4. Grazie Isabella per le belle scelte letterarie che ci proponi. Finalmente dei libri di favole che permettono di vedere le cose anche da un’altra prospettiva stimolando l’intelletto dei bambini ma anche, e sopratutto, degli adulti che li accompagnano nella crescita.

  5. Sono un papà e leggo spesso la vostra rivista. Vi ringrazio infinitamente per i brillanti contenuti di questa nuova rubrica che fa crescere anche noi genitori ed è per questo utilissima!
    Deliziosamente stravolgente il tema di questo articolo: fa proprio riflettere!

I commenti sono chiusi.