Un testo sicuramente prolisso e a volte faticoso, che spesso si abbandona a topoi romanzeschi o ad eccessive digressioni dai toni un po’ elaborati, ma che somiglia molto ad uno di quei viaggi in cui si é sovraesposti a numerosi stimoli e percezioni esterne, i quali tuttavia, una volta sedimentati, ci regalano intense memorie. Un libro in ogni caso da leggere.
Il viaggio é anche presente come dimensione geografica e narrativa in Sefardita: fra Francia, Spagna, Marocco, Israele e Nord Africa. Geografia ma anche storia di civiltà che nel passato spesso si mescolarono, si unirono nonostante le diversità, cosa che attualmente sembrerebbe piuttosto un miraggio e non un fatto antropologico. I personaggi, tutti facente parte della comunità sefardita francese, hanno i toni colorati e intensi del mediterraneo, ben caratterizzati nella loro oppressiva passionalità, spesso in contrasto con la cartesiana civiltà francese, la quale, per altro, molti di essi condividono con orgoglio.
Romanzo di formazione, storia di una personalità che deve anche vivere il confronto con una tradizione complessa che pesa sulle spalle, insieme alle dinamiche famigliari e la difficile età adolescenziale.
Ma ancora una volta l’autrice francese vuole andare al di là della dimensione singolare ed individuale per approdare a quella più vasta delle origini, della cultura e della tradizione, in un movimento hegeliano che da negativo rifiuto diventa consapevole accettazione e scoperta.
In Sefardita, il tormentato e tortuoso viaggio attraverso le identità e le culture, ci insegna che l’appartenenza spesso ha il tono della sfumatura, della contraddizione e del contrasto.
Anche le origini infatti, su cui si fonda ogni autentica identità, sono costituite da una molteplicità di elementi, che rendono la nostra individualità, come del resto la nostra psiche, un’illusione.
Messaggio di tolleranza, ma anche invito a ripercorrere a ritroso tutta la storia, le storie, le geografie e le umanità che ci abitano, non solo per aprirci verso l’esterno ma per fondare su basi solide e plurali la nostra persona.