
Questa rubrica
I fatti, i numeri, i commenti e le testimonianze intorno al mestiere della libreria
La crisi di vendite dei libri. Fine di un anno disastroso
Uno su due non legge e quelli che leggono vanno in libreria sempre meno. Oltre al calo delle vendite, che ha portato molte librerie, soprattutto indipendenti, alla chiusura, si registra un costante calo di presenze dei lettori e di frequenza di visita nelle librerie. In breve: sono sempre meno le persone che entrano in negozio. Di questo fenomeno sono le librerie indipendenti a pagare il prezzo più alto (-4.15%) mentre quelle di catena soffrono meno (più o meno il -2%). >>
La cera di consuma e la processione non cammina.
Dopo l'illusorio segno + del mese di Settembre, ecco che Ottobre toglie tutte le fantasie laddove queste si fossero insinuate nelle nostre menti a tal punto da farne diventare una convinzione. Ma siamo matti? No. A soccorrere le nostre misere certezze di essere nel pieno di una crisi che non vede fine ecco i brutti numeri di Novembre.
Era Ora!
(Fonte dati: Ibuk.it) Dopo l'incoraggiante riduzione delle perdite dei mesi estivi, Settembre finalmente registra il segno più, con risultati positivi sia a valore che a pezzi. Dopo otto mesi con il segno meno si registra un dato positivo: 2,25% a valore e 1,31% a numero di pezzi segno, tra l’altro, che il prezzo medio del mese ha avuto un ulteriore piccolo incremento.
Interessante il confronto tra Novità e Catalogo del solo mese di Settembre, che evidenzia un incremento rispettivamente del 4,5% e dell'1,1%.
I 54 Editori che rappresentano il 70% del Sellout perdono complessivamente l’1,37%.
Il buco nero della crisi dei libri non conosce la fine
(fonte AIE) Siamo il secondo Paese d'Europa con meno lettori. Tanto che, nel 2014 il mercato si è ridimensionato di un altro 5% a valore circa ed era annunciato cui si aggiunge ai brutti numeri dello scorso anno nello stesso periodo e' stato del -6%, per il quarto anno consecutivo. E L'Aie si mobilita. L speranza? erano gli e-book: risultato?, crescono troppo lentamente. Agli italiani dell'e-reader gliene importa poco o nulla.