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La difficile arte di riempire uno zaino
Ho percorso cinque volte il Cammino di Santiago per altrettante vie e non smetterò finché le gambe e il fiato me lo permetteranno, la via Francigena (un bel pezzo ma non tutta), la via degli Dei, la Traversata, Trans in gergo, del Lagorai, il Cammino di Francesco, e svariate altre “passeggiate” della durata di un week-end o di qualche giorno dalle Alpi agli Appennini sul Sentiero Italia.
L'ho detto altrove: camminare è, in un certo senso, il modo in cui investiamo gli atti universali con significati particolari. Come mangiare o respirare, l’atto di mettere un piede davanti all’altro, può essere vissuto con significati culturali diversi, dall'erotico allo spirituale, dal rivoluzionario all’artistico. Quale che sia la circostanza che vi farà muovere, lo zaino sarà il fardello dove riporre le cose che dovrete portarvi dietro.
Riempire uno zaino è un’arte che si affina col tempo e non è detto che ci si azzecchi.