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grammofono

Podcast Unplugged. Cinque consigli per i vostri regali di Natale.

Negli anni dal 1960 al 1965 nel mondo del Jazz c’erano già state delle rivoluzioni tali da rimanere attoniti. Come schegge impazzite da un proiettile che si disintegra in mille direzioni divergenti erano schizzati via il free jazz, il post-bop, il modale, la third stream e tanto altro aprendo un ventaglio di opzioni, possibilità, eventualità, occasioni. Era l’ultima età dell’oro nel Jazz, un’irripetibile epopea durata lo spazio di un lustro, forse due, in un deflagrare di talenti, geni e cialtroni.

E, dunque, sono questi gli eroi della breve lista della spesa che vi offro. Badate bene: quale che sia la vostra scelta sarà una buona scelta. Buone Feste

photo of gladys knight

Podcast. La storia la fanno le donne parte 6: Gladys Knight

È stata una delle maggiori esponenti della soul music della Motown tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 e forza trainante di un gruppo musicale famigliare, non inteso come popolare ma nel vero senso della parola: i componenti erano tutti imparentati tra loro e il gruppo di Atlanta era quello dei…… Gladys Knight and the Pip’s.
L’imperatrice dell’R&B è l’oggetto di giro di Francy Schirone.

Podcast Unplugged. Fenton Robinson, Somebody Loan me a Dime

Pochi ricordano il suo nome, dove e cosa ha suonato. Eppure è tra i nomi tutelari del blues al pari con i più celebrati Elmore James,Buddy Gay fino a Muddy Waters e tra i fondadori della scuola del “Chigago elettric blues”. Lui è Fenton Robison e qui si parla di uno dei suoi album più celebrati: “Somebody loan me a dime”, “Qualcuno mi presti un cenntesimo”.
Manca da molti anni ormai ma alcuni non l’hanno dimenticato. Francy Schirone, compresa.

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Le molte vite di Wayne Shorter

Sia che abbia ridefinito il jazz acustico moderno con Miles Davis e nei suoi gruppi, sia che abbia incrociato i Weather Report e Joni Mitchell, il sassofonista e compositore è rimasto un intrepido e insaziabile esploratore musicale. Il ricordo personale e della musica di Wayne Shorter della nostra beniamina Francy Schirone.

Andy Fletcher e i Depeche Mode

Andrew Fletcher, tastierista e membro fondatore della band elettronica britannica Depeche Mode è morto all’età di 60 anni. Fletcher lascia una moglie, Grainne, con la quale è stato sposato per quasi 30 anni, e due figli, Megan e Joe. Una dichiarazione rilasciata dalla band sui social media dice: “Siamo scioccati e pieni di schiacciante tristezza per la prematura scomparsa del nostro caro amico, membro della famiglia e il compagno di band Andy ‘Fletch’ Fletcher.”

Podcast. Soul per millennials. James Vickery

Il direttore del sito mi ha sollecitata a riprendere le fila (e le mie corde in fatto di scrittura) della rubrica dedicata da tempo ai miei beniamini. Sono stati mesi difficili di clausura forzata come per tutti ma gli ascolti, in specie di nuove voci, non sono mancati. Ad una di queste devo la conoscenza del cantante soul del sud di Londra James Vickery.

E’ un vero talento ed è la ragione per cui ve ne parlo. Ha iniziato nei primi anni 2010 come cantautore folk, accompagnandosi alla chitarra acustica e cantando melodie influenzate dal soul con la partecipazione a vari spettacoli televisivi di competizione musicale (The X Factor e Open Mic UK). Le performance di successo in questi spettacoli hanno portato a Vickery nuove conoscenze professionali e collaborazioni, incluso il lavoro con il chitarrista Phil Braithwaite e il cantante Lance Ellington, per fare un paio di esempi.