“Mr.Morf è un cane. Non un cane da grembo intendiamoci.
E neppure un cane del tipo « vammi a prendere le pantofole»,
oppure « portami il giornale », o « noi usciamo, mi raccomando
tu guarda la casa ». No, Mr.Morf è un cane da circo.
Il suo è un lavoro molto, molto importante.
La gente fa un sacco di strada per venire a vederlo…
… Mr Morf si esibisce lassù in cima fin da piccolo. Giorno dopo giorno.
Finchè un bel mattino Mr Morf decide di restare a letto…” [segue ]
Le favole a rovescio
“C’era una volta
un povero lupacchiotto,
che portava alla nonna
la cena in un fagotto.
E in mezzo al bosco
dov’è più fosco
incappò nel terribile
Cappuccetto Rosso,
armato di trombone
come il brigante Gasparone…
Quel che successe poi,
indovinatelo voi…”
Cosa succede se Biancaneve prende a bastonate i nani della foresta o la Bella addormentata non la minima intenzione di prendere sonno? Principesse, fate, re, castelli incantati, matrigne e lupi … Il tutto rovesciato come un calzino! [ segue ]
Rosa Bianca – La Storia di Erika
27 gennaio Giorno della Memoria. Raccontate ai bambini cosa è successo.Raccontate, di come una parte di umanità impazzita, in un periodo che avrebbe dovuto segnare …
Il Bambino con il cuore di legno
“… Noah Barleywater, se ne andò di casa al mattino presto, prima che il sole sorgesse, prima che i cani si svegliassero, prima che la rugiada finisse di posarsi sui campi… Prese il cappotto dall’attaccapanni in corridoio ma si mise le scarpe solo una volta fuori di casa. Imboccò il vialetto, aprì il cancello, uscì, tutto in punta di piedi per non rischiare che sentendo scricchiolare la ghiaia, i suoi genitori scendessero a controllare…”
Entriamo nella vita di questo bambino in punta di piedi così come, in punta di piedi, il nostro protagonista scappa di casa.
Ma perché Noah Barleywater, di soli otto anni, decide di scappare di casa?
La risposta al mistero di questa piccola inquieta vita sembra aleggiare in tutta la trama ma, come in tutte le grandi storie, viene svelata completamente soltanto all’epilogo …
Ci basti sapere che Noah, ha il cuore profondamente ferito a causa della conoscenza di un segreto terribile, una realtà che nessun bambino dovrebbe mai conoscere ed affrontare e che nessuno, nemmeno un adulto è in grado di spiegare ma solo subire.
La paura è fatta di niente
“…C’era una volta e ogni volta che vuoi tu
un bosco buio di alberi all’ingiù (…) Cos’è quel gran rumore?
Lo spavento mi ruba il cuore. Vorrei trovarmi altrove,
ma non so dove… “
Ecco l’anticipo, di una bella favola in rima, che narra l’esperienza e le emozioni di un bambino di fronte alla paura, vista come un bosco buio di alberi all’ingiù e scelta per Voi per cercare di affrontare delicatamente lo stato d’animo che accomuna la maggior parte dei bambini e che in qualcuno può diventare un problema.
La paura è una sensazione normale nello stadio di crescita infantile, soprattutto tra i quattro e i sei anni, quando l’immaginazione diventa più vivace e contemporaneamente, il bambino, impara a pensare più in profondità… [ segue ]
Freedom by Jonathan Franzen
By Linda Nordstrom (leggi in italiano)
Hello everyone, first I would like to make a book critical of waiting for your critical readers.
For Franzen, this is the trick: not to outgrow who we are but instead to accept it, and in so doing, to accept the world of which we are a part. That’s the freedom to which the title is referring, the freedom at the center of this consuming and extraordinarily moving book.In such a landscape, Walter’s difficulties with his son mirror his problems with his father, while Patty begins to see something of her mother in herself.
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Il viaggio di Elisabet
“… Cominciava a scendere la sera. Nelle strade brulicanti di gente risplendevano le luci natalizie e tra i lampioni danzavano grossi fiocchi di neve. In mezzo a tutte quelle persone indaffarate, camminavano Joakim e il papà. Erano venuti in città per comprare un calendario dell’Avvento, cioè un calendario di Natale: appena in tempo visto che l’indomani sarebbe stato il primo dicembre … Davanti ad una pila di volumi era appoggiato un calendario di Natale dai colori sgargianti. « Eccolo!» esclamò … ” (pag.1). Sono ventiquattro le finestrelle del calendario che Joakim ha acquistato da un simpatico libraio, prima della grande festa, come vuole la tradizione nordica: una per ogni giorno, dal primo dicembre alla vigilia di Natale. Subito, Joakim, intuisce che quel calendario, dai colori sgargianti ha qualcosa di particolare, unico, misterioso: ”… 1 DICEMBRE: Forse le lancette dell’orologio si erano a tal punto annoiate di percorrere anno dopo anno, lo stesso cammino che improvvisamente avevano cominciato a muoversi nella direzione opposta…” Quel calendario è magico! [segue]
Un Canto di Natale
“ Marley, prima di tutto, era morto …” E’ per lo meno eccentrico come attacco per il più bel racconto sul Natale che mai sia …