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I segreti ma veramente segreti di Parigi secondo Serena Dandini

Se ne sentiva la mancanza, di una guida personalizzata su Parigi. Perché Parigi, ancora più di New York, si presta a essere una città che ciascuno può far sua, a patto che se ne svelino i segreti. E questi misteri non sono mai sempre gli stessi: variano a seconda di chi li scopra e poi sveli al grande pubblico.

Si va dai segreti dotti di Corrado Augias alle chicche women friendly di Ines de la Fressange (autrice di “La Parigina, guida allo chic”), a loro volta costantemente aggiornate da blogger che aprono finestre su itinerari insoliti ed eventi imperdibili, che basta prendere un aereo e ritrovarsi giusto in tempo al vernissage per la retrospettiva di Jeanne Lanvin al Palais Galliera.

La spina dorsale di Parigi

A Parigi si è subito assorbiti da un trambusto di folle indaffarate, di colori altisonanti e neon radiosi. Si passa dalle insegne verdi delle farmacie alle carote rosse dei tabaccai fino all’abbagliante scintillio luminoso. “Paris n’est pas une ville, c’est un pays”, scriveva Francesco I a Carlo V, e infatti Parigi è un mondo sfaccettato e vario che offre immagini di regola inconsuete, straordinarie. Un po’ come essere a Natale in piena estate…

Je m’appelle Hamed

La sequenza tocca lo stomaco. I due terroristi escono dall’auto che hanno rubato poco prima e kalashnikov al braccio, sparano ad altezza uomo contro un poliziotto di strada che cade a terra colpito. Urla dal dolore mentre i due incappucciati e vestiti di nero si avvicinano. Uno dei due gli passa accanto e con naturale freddezza lo finisce sparandogli alla testa.
Questo è accaduto a Parigi solo qualche ora fa. Il resto è la cronaca.

Il mio libro dell’anno di un paio di anni fa è stato Straniero alla mia storia di Aatish Tasser, un giornalista inglese di origini pachistane del Punjab, la regione insanguinata del nord Pakistan. Molti, forse, ricorderanno il nome di suo padre, Il governatore della regione Tasser assassinato dalla sua guardia del corpo all’indomani della sua presa di posizione a favore di una donna violentata da un fondamentalista che rischiava pure la pena di morte per aver denunciato il suo aguzzino.>>