Francoforte. La Buchmesse di fronte al futuro

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7000 editori per 111 Paesi partecipano quest’anno alla Buchmesse di Francoforte, la mecca del libro mondiale. La fiera apre i cancelli il 6 Ottobre fino al 10. Sono attesi più di 300.000 visitatori per la 62ma edizione di questo evento che non ha uno uguale nel mondo. Paese ospite di quest’anno è l’Argentina, presente con una sessantina di autori a rappresentare il paese che vanta migliaia di librerie (non a caso Buenos Aires è sopranominata la citta del libro) e una letteratura amata in ogni parte del globo e che ha dato i natali as autori dal nome: Amado, Borges, Marquez, Sepulveda, Cortazar, Galeano, Allende e centinaia di altri.

Le sfide del futuro. Non di sa dire esattamente quando accadrà, ma in molti sono assolutamente convinti che il libro cartaceo, così come lo conosciamo noi, è destinato a svanire nei prossimi decenni a favore degli ebook e degli ebook reader. Ma sarà davvero così o saranno tecnologie complementari?

Fin qui si tratta di normale evoluzione tecnologica, in grado di unire i vantaggi della mobilità offerti da Internet e dai dispositivi portatili con quelli dei libri classici, ma siamo sicuri che le tecnologie siano autoescludenti e che si sostituiscano l’una all’altra? Questo appare più come un mito tecnologico degli ultimi anni che non come una legge reale. E’ molto più facile infatti che le tecnologie e i media si sommino e non si elidano a vicenda: la TV non ha soppiantato la radio e Internet non ha sostituito entrambe, perché gli usi possono essere differenti. Il futuro più probabile per il libro è che il suo utilizzo si moltiplichi grazie a nuove tecnologie: sarà possibile fruire dei suoi contenuti nel vecchio formato cartaceo o trasportarne tantissimi in un unico dispositivo portatile, ma anche scaricarne e leggerne soltanto brani.

Insomma il libro si moltiplicherà, o meglio la fruizione dei contenuti, di cui il libro cartaceo è soltanto una delle possibili incarnazioni, si moltiplicherà e l’editoria si evolverà in nuove forme, proprio come dovrebbe accadere per le major dell’intrattenimento, ma sicuramente non spariranno, così come non sparirà il buon vecchio libro cartaceo.

Francoforte sarà lo spartiacqua per osservare il mercato in divenire.

 

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